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Uninvest: Quantitative Easing ai nastri di partenza

Parte il quantitative easing: da oggi Francoforte, per rilanciare la crescita, inizia una maxi iniezione di liquidità nell’eurozona comprando titoli di Stato ad un ritmo di 60 miliardi di euro al mese. L’operazione dovrebbe continuare almeno fino alla fine di settembre 2016 o comunque fino a quando l’inflazione invertirà la rotta e si riavvicinerà all’obiettivo del 2%. E’ quanto si legge in una nota di Uninvest che cita fonti di Bce e Cgia di Mestre.

L’arsenale messo in campo da Mario Draghi per raggiungere l’obiettivo è portentoso: un potenziale di 1.140 miliardi di euro. L’Italia dal Quantitative Easing, secondo la Cgia di Mestre, dovrebbe ricevere fino a 150 miliardi di euro. Vi rientreranno gli Abs e le obbligazioni garantite, e un 12% sarà in titoli di istituzioni europee, ma la gran parte è costituita da titoli del debito pubblico, e rigorosamente sul solo mercato secondario per non violare il divieto di finanziamento monetario. Sarà possibile acquistare anche bond sovrani con rendimento negativo, ma non al di sotto del tasso Bce sui depositi che al momento e’ pari a -0,20%.

Lo spread è sotto i 95 punti (ai minimi dal maggio 2010), i titoli sono ai minimi storici di rendimento e l’euro sotto 1,10 dollari a livelli mai visti in 11 anni. E vede positivo anche il premier, Matteo Renzi che sottolinea che per l’Italia, nel primo trimestre, è probabile che il Pil torni positivo dopo decine di rilevazioni negative. Ma cosa succede in queste ore? Il Quantitative Easing è suddiviso fra l’Eurotower e gli istituti nazionali (l’80% dei rischi è in capo a loro) che svolgeranno il grosso degli acquisti. E’ stato un fine settimana di lavoro per fare in modo che la ‘macchina’ funzioni alla perfezione. A Francoforte c’è un direttorato denominato market operations, di cui fanno parte circa 180 persone, che segue, analizza e opera su obbligazioni e liquidità. Un team di una decina di persone, che fa capo alla divisione ‘euro area bond markets’, effettuerà tecnicamente il Quantitative Easing. Francoforte che sorveglierà attentamente gli istituti nazionali con un monitoraggio continuo per fare in modo che vengano rispettate le quote pari al capitale di ciascun paese nella Bce, acquisterà solo titoli che hanno una scadenza tra due e 30 anni e con un rating di ‘investment grade’. Quindi è esclusa la Grecia fino a quando non verrà ripristinata la deroga sui bond ellenici.
















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