Truffe per 3 incidenti su 100. E’ questa la percentuale di sinistri in cui è stato riscontrato un tentativo di frode a danno delle compagnie di assicurazione. La media nazionale nel 2005 (ultimo anno disponibile) è stata del 2,81%, ma il fenomeno è molto più frequente soprattutto al sud, dove la media italiana si triplica arrivando all’8,31%, con il caso limite di Napoli (16,8%).
I dati raccolti dall’Isvap sono contenuti nella relazione annuale dell’Ania 2006/2007, che riscontra invece comportamenti molto più virtuosi al Nord. L’incidenza del numero di sinistri con frode accertata sul totale di quelli denunciati è stata infatti nel 2005 pari allo 0,97%. All’interno di quest’area la Liguria è la regione con la più elevata incidenza del numero di sinistri con frode (2,32%), mentre in Emilia Romagna la percentuale è dello 0,76%.
La percentuale di truffe è nettamente superiore nel Mezzogiorno: in media l’8,31% dei sinistri sono connessi con comportamenti fraudolenti oppure, spiega l’Ania, hanno subito una forte speculazione sul valore del danno. Nella sola Campania tale incidenza supera il 13%; ed è proprio questa regione che registra anche la più elevata frequenza sinistri a livello nazionale (11,74% contro l’8,39% della media nazionale). Del resto anche secondo i dati provinciali, Napoli è sia la città con la più alta frequenza di sinistri (14,01%) che quella con la più alta incidenza di fenomeno fraudolenti (16,8%). Anche in Puglia si registrano percentuali sopra la media nazionale, pur se in misura più contenuta: la frequenza sinistri è del 9,57% e si ha una notevole presenza dei fenomeni fraudolenti (oltre 7 sinistri su 100).
Tra le regioni del Centro è il Lazio ad avere la frequenza sinistri più elevata (9,88%), seconda solo a quella della Campania. Tuttavia, i dati dell’Isvap non registrano nella regione un’elevata incidenza delle frodi (2 sinistri su 100).
La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta, con appena lo 0,15% di incidenti con tentativo di truffa.