Petardi, fuochi d’artificio, spray urticanti e lanterne volanti: a Modena, durante le festività di fine anno, stop a pratiche che possono mettere a rischio la sicurezza delle persone e degli animali. Dal 30 dicembre 2025 al 2 gennaio 2026, su tutto il territorio comunale, è vietato far esplodere articoli pirotecnici di qualunque genere, ad eccezione di quelli a esclusivo effetto luminoso, così come portare, salvo giustificato motivo, strumenti di autodifesa personali offensivi e accendere o lanciare lanterne volanti. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal sindaco il 29 dicembre.
Il provvedimento nasce dalla consuetudine, diffusa in occasione del Capodanno, di festeggiare in spazi pubblici e privati con l’utilizzo di botti, petardi, razzi e giochi pirotecnici, oltre al lancio di lanterne alimentate da fiamma. Comportamenti che possono provocare disagio e preoccupazione, in particolare per le persone più fragili come anziani, bambini e malati, e avere ricadute negative sugli animali d’affezione, che per lo spavento possono allontanarsi dai proprietari, esponendosi a rischi concreti.
Un’attenzione specifica è rivolta anche alle lanterne volanti che, una volta liberate, non sono governabili e possono raggiungere aree verdi, abitazioni, strutture ricettive e locali pubblici, con il pericolo di innescare incendi e mettere a rischio l’incolumità di residenti e ospiti. L’ordinanza tiene conto, inoltre, della significativa presenza di persone nei luoghi di festa e della necessità di prevenire episodi di vandalismo o violenza legati all’uso improprio di strumenti di autodifesa personali offensivi.
Le misure adottate recepiscono quanto emerso nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi il 19 dicembre in Prefettura, che ha evidenziato l’esigenza di interventi urgenti per tutelare l’incolumità pubblica durante le festività.
Il mancato rispetto delle disposizioni comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro, secondo quanto previsto dal Regolamento di Polizia urbana, oltre al sequestro amministrativo del materiale vietato. L’ordinanza è pubblicata all’Albo pretorio comunale e sul sito dell’Amministrazione ed è eseguita dagli organi di Polizia giudiziaria.


