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San Felice sul Panaro: farmacia comunale aperta dall’8 gennaio 2026

Chiuderà per inventario dal 1° al 7 gennaio

La farmacia comunale di Rivara, di via Degli Estensi, 2216, sarà regolarmente aperta al pubblico da giovedì 8 gennaio 2026. Chiuderà per inventario dal 1° al 7 gennaio (quattro giorni lavorativi effettivi, tenuto conto delle festività). Intanto c’è tempo fino alle 12 del 30 dicembre 2025 per presentare offerte per partecipare alla gara per l’acquisizione della titolarità della licenza della farmacia comunale di Rivara e del relativo ramo aziendale in gestione all’azienda speciale farmacia comunale di San Felice sul Panaro.

Come si ricorderà lo scorso 27 ottobre il Consiglio comunale di San Felice ha approvato l’alienazione della farmacia comunale di Rivara, da esperire mediante procedura a evidenza pubblica. La farmacia, come ribadito in più occasioni e come dimostrano i fatti, non sarà chiusa, non cambierà sede e continuerà a erogare i suoi servizi ai cittadini: semplicemente non sarà più un’azienda speciale del Comune, ma una farmacia privata come le altre di San Felice. A puntare i riflettori sulla struttura gestionale della farmacia è stato il nuovo amministratore unico, che ha evidenziato alcune criticità di natura giuridica e amministrativa rispetto alla legge Madia, In particolare ha evidenziato che l’assenza di dipendenti facenti capo all’azienda speciale, contravviene al disposto dell’articolo 20, comma 2, del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (Tusp), rendendo quindi necessario un intervento di razionalizzazione dell’azienda stessa. Non avendo mai ricevuto alcuna segnalazione dal precedente amministratore unico, il Comune si è subito attivato inviando in prima battuta una richiesta di parere alla sezione regionale della Corte dei Conti che ha confermato quanto segnalato dall’amministratore unico, ribadendo che l’attuale assetto della farmacia comunale non è più ammissibile. L’Amministrazione ha quindi avviato una profonda riflessione, avendo però come priorità la tutela della salute dei cittadini, il proseguimento di un servizio nella frazione di Rivara e alla comunità, e l’interesse del Comune. Si è così dato mandato al segretario comunale, Valentina Minei, e al responsabile del Servizio Affari Generali e Gestione Risorse, Lorenzo Rosa, di effettuare un approfondimento istruttorio, avvalendosi anche di supporto giuridico esterno, per individuare la forma più opportuna di gestione della farmacia comunale, nonché di valutare la possibilità di alienazione della stessa. A supporto dell’analisi già avviata è stata altresì richiesta una relazione consultiva anche allo studio legale Guiducci di Reggio Emilia, dalla quale sono peraltro emerse criticità giuridiche e amministrative ulteriori rispetto a quelle già segnalate; criticità che fanno riferimento al contrasto tra gli aspetti organizzativi e gestionali della farmacia e le normative vigenti. Una bocciatura senza appello dell’assetto dato alla farmacia comunale dalle precedenti Amministrazioni a partire dal 2013, assetto modificato e adattato negli anni successivi.

«Esaminate con attenzione, con il supporto di tecnici e legali e sulla base dei pareri espressi, tutte le opzioni possibili – spiega il sindaco Michele Goldoni – l’Amministrazione comunale ha ritenuto che l’alienazione fosse la strada più percorribile allo stato attuale, tenuto conto della complessità di realizzare formule diverse di gestione che comunque potrebbero non generare con certezza gli introiti attuali della farmacia. Anche in ragione dell’elevatissimo indebitamento attuale del Comune, che di fatto ne ingessa l’operato, la scelta dell’alienazione è parsa quindi la più virtuosa, come peraltro ribadito dal Revisore dei conti nel proprio parere».

 

 

















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