Sono saliti a 19 i casi accertati di Chikungunya in provincia di Modena. Si tratta di dodici donne e sette uomini, compresi tra i 14 e gli 84 anni.
Tutti i casi sono in buone condizioni di salute e attualmente nessuno è ricoverato in ospedale. Il Comune principalmente coinvolto è Carpi a cui si aggiungono 1 caso di Concordia e 2 di San Prospero.
Dall’indagine epidemiologica condotta fino ad oggi, ancora in fase di svolgimento, i nuovi casi non sono rientrati da viaggi all’estero. Continuano quindi gli approfondimenti per verificare l’eventuale collegamento coi casi precedenti e la ricerca del paziente zero.
Come accade sempre per i casi di Chikungunya, ma anche Dengue e Zika, il servizio di Igiene Pubblica è in costante contatto coi Comuni coinvolti (sia di residenza che di lavoro dei casi), che hanno già avviato o intensificato gli interventi di disinfestazione straordinaria, sia adulticidi che larvicidi, così come previsto dal Piano regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi 2025.
L’azione ha l’obiettivo di mantenere circoscritti e sotto controllo eventuali nuovi contagi.
A ciò si aggiungono altre azioni dell’Azienda USL di Modena per rintracciare eventuali nuovi casi di infezione sul territorio, importanti per individuarne la provenienza (paziente zero) e circoscriverne il più possibile la diffusione: in particolare, l’Ausl invita i residenti di Carpi che da fine luglio abbiano manifestato sintomi compatibili con la Chikungunya (febbre e artralgie) e/o che abbiano effettuato viaggi in zone endemiche (Sud-Est Asiatico, Africa, America Centrale e Meridionale, subcontinente indiano, Oceania), a sottoporsi ad un prelievo del sangue e all’analisi delle urine per la ricerca di positività alla malattia.
A riguardo, i cittadini che rientrano nella casistica sopra indicata potranno recarsi in libero accesso dalle 08 alle 10 presso il Centro prelievi di Carpi, in piazzale dei Donatori di Sangue 3, da domani, martedì 19 agosto, fino al 30 agosto (esclusa domenica 24 agosto).
Sarà necessario portare con sé le urine già raccolte nell’apposita provetta, ritirabile presso le Farmacie Territoriali, e la tessera sanitaria.
Si specifica che, qualora fosse necessario, l’appuntamento verrà riprogrammato direttamente dal Centro prelievi.
La Chikungunya è una malattia virale, trasmessa attraverso la puntura delle zanzare tigre, caratterizzata da esordio acuto di febbre e forti dolori articolari e muscolari tali da limitare le attività quotidiane. La malattia non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Normalmente i sintomi compaiono da 3 a 12 giorni dopo la puntura di zanzara (mediamente circa 3-7 giorni).
I sintomi più comuni sono:
– febbre improvvisa
– forti dolori articolari e muscolari
– mal di testa
– cambiamento nel colore e nell’aspetto della pelle (ad es. gonfiore, arrossamento, prurito, dolore, bolle o placche)
– stanchezza.
Il periodo durante il quale il virus è trasmissibile attraverso la puntura della zanzara va da circa 2 giorni prima dell’esordio dei sintomi a circa 7 giorni dopo l’insorgenza della sintomatologia (fase viremica). In questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Come si previene
La misura preventiva più efficace contro la Chikungunya consiste nell’evitare di essere punti dalle zanzare. Non esiste un trattamento specifico per la Chikungunya e, nella maggior parte dei casi, le persone guariscono completamente in 2 settimane.
Cosa fare in caso di sintomi
Se si hanno sintomi in atto, soprattutto dopo aver effettuato un viaggio nelle zone endemiche per Chikungunya (Sud-Est Asiatico, Africa, America Centrale e Meridionale, subcontinente indiano, Oceania), il cittadino è invitato a contattare il suo medico di medicina generale, che valuterà se è necessario approfondire con esami del sangue specifici e delle urine e seguire le indicazioni comportamentali per prevenire le punture di zanzare.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio igiene pubblica:
- per telefono, al numero 800 90 90 41 dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi) ore 8.30-14.00
- per e-mail, all’indirizzo infovaccinazioni@ausl.mo.it
Prevenire e proteggersi dalle zanzare: come fare
Alle zanzare basta pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi ed è quindi necessario eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua e usare i prodotti larvicidi con la periodicità indicata in etichetta o comunque dopo una pioggia, fino alla fine di settembre, nei tombini e in tutti gli altri eventuali depositi permanenti di acqua (bidoni, pneumatici, sottovasi, arredi da esterno, giochi per bambini). È importante anche tenere sfalciata l’erba di prati e giardini e rimuovere gli sfalci. All’interno della propria abitazione continuare ad adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori, proteggere la pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti che coprano braccia e gambe e di colore chiaro, evitando creme profumate o profumi.