Per molti mesi, anzi ormai per diversi anni, ho posto all’attenzione della giunta comunale e della maggioranza di cui ho fatto parte fino a un mese fa, il tema del Parco Arcobaleno e del Circolo Fossetta. Due realtà incredibilmente disgiunte, visto che si trovano esattamente nello stesso luogo. Eppure il Circolo titolare dei locali da anni rifiuta e rifugge la possibilità di occuparsi anche minimamente della gestione del parco e del controllo minimo sulla sua vivibilità. Ma soprattutto non contempla neanche la possibilità che altre associazioni del territorio, in collaborazione e con l’uso di uno o più locali, possano farsi carico dell’onere di controllare il parco, che è una delle aree verdi più critiche dell’intero territorio sassolese, anche e soprattutto in relazione all’ordine pubblico.
Ho avviato perciò ormai da diversi anni un tentativo di confronto e messa in contatto fra il circolo Fossetta, l’amministrazione comunale e altre associazioni sportive, ricreative e di volontariato, interessate a partecipare alla gestione di parco e circolo. Tutte le mie segnalazioni e i miei suggerimenti si sono arenati di fronte alla inerzia dell’amministrazione comunale. Ricordo che uno dei primi comunicati della giunta appena insediata, ad opera dell’allora assessore all’ambiente Sonia Pistoni, annunciava una valorizzazione dei parchi e dei comitati parco cittadini, anche mediante l’assegnazione di contributi., Cosa che non si è verificata in nessuna parte di Sassuolo e tantomeno nel parco Arcobaleno.
Nel tentativo di capire cosa rendesse tanto difficile una diversa gestione, ho richiesto mesi fa alla giunta comunale documentazione sulla concessione dell’associazione che occupa il circolo e sul rispetto dei punti concordati nella stessa, non mi è mai stata fornita alcuna documentazione in merito. Ho quindi prodotto una interrogazione con riferimenti ad atti e convenzioni ben specificati, con la richiesta di sapere se l’associazione unica occupante il circolo fossetta rispondesse agli standard stabiliti dal regolamento per la concessione di beni immobili ad associazioni.
In risposta, oltre a non avere ancora i documenti richiesti, con tempi di mancata risposta che vanno ben oltre i termini di legge, mi è stato esplicitato che l’associazione non fornisce i resoconti annuali relativi all’attività, ma che tanto questi non costituirebbero comunque motivo per far decadere la subconcessione comunque scaduta; mi si riferisce di incontri e attività molto coinvolgenti di cui nessuno ha avuto notizia; di collaborazione con associazioni che non si è mai verificata; di dialogo e confronto col circolo della cui totale mancanza sono testimone diretto.
Ritengo molto grave il perdurare di questa situazione di mancata gestione del Parco Arcobaleno, che si prolunga ormai da quasi dieci anni, Le prove di questa gravità sono nelle cronache dei quotidiani, che vedono troppo spesso il Parco Arcobaleno al centro di episodi di disordine pubblico, che ovviamente peggiorano gradualmente la situazione tenendo lontani i frequentatori.
Curiosamente, proprio nei giorni in cui evitava di fornirmi la documentazione sulla convenzione e riceveva la mia relativa interrogazione, la giunta comunale si è affrettata a rinnovare, con delibera 223 dell’13 novembre, la convenzione scaduta (in marzo) con il Circolo Fossetta, ignorando ad arte le istanze presentate.
Questo ultimo passaggio rende ancora più chiaro l’intento che ha mosso l’amministrazione in questa vicenda: la vana speranza di “accarezzare” possibili bacini elettorali in vista delle prossime elezioni, senza nessun progetto serio per l’area e il quartiere.