Si è chiuso con una raccolta pari a 1.891 milioni di euro (+4,5% rispetto all’anno precedente) il bilancio 2014 di Banco Emiliano, l’Istituto di Credito Cooperativo (5 filiali nel modenese, di cui 1 in città, 2 a Sassuolo, 1 a Formigine e a Frassinoro) nato un anno e mezzo fa dalla fusione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo.
Il più rilevante incremento riguarda la raccolta indiretta, che con un + 9,8% si è portata a 479 milioni, mentre la raccolta diretta (+2,8%) è salita a 1,412 milioni.
Fra i dati più rilevanti che caratterizzano in bilancio dell’Istituto spicca, poi, il forte incremento del numero dei soci, che con un aumento del 6,9% si sono portati a 18.587 unità, 1.934 rappresentati da aziende. Contemporaneamente il capitale sociale è salito a 38,7 milioni (+2,7%) e il patrimonio netto si portato a oltre 113 milioni.
La forte relazione con i soci (che rappresentano più del 50% su un totale clienti che supera le 34.000 unità) emerge dalle cifre relative alla raccolta e agli impieghi, che si legano proprio al legame con i soci rispettivamente per il 59 e il 65%.
Quanto agli impieghi il 2014 di Banco Emiliano (che conta 294 dipendenti) è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità: i prestiti erogati, infatti, si sono attestati a 1.109 milioni di euro, con una flessione dello 0,3%, e sono ti indirizzati a famiglie e imprese del territorio in cui Banco Emiliano, con 28 sportelli nella provincia di Reggio Emilia, 5 nel modenese, 5 nel parmense e 2 nel mantovano.
“Forte legame con i soci e il territorio – ha ricordato i presidente di Banco Emiliano, Giuseppe Alai, nel corso dell’assemblea dei soci – sono proprio gli elementi che meglio connotano a nostra cooperativa di credito, una vera e propria “banca di comunita” che coinvolge persone e imprese che vivono e operano nelle comunità locali”.
Il bilancio di Banco Emiliano, dopo anni di risultati attivi per le Bcc dalle quali è nato, ha chiuso l’esercizio 2014 con una perdita pari a 13,9 milioni.
“Un risultato – sottolinea il presidente di Banco Emiliano Giuseppe Alai – che rappresenta il frutto di una “energica opera di pulizia” sui crediti deteriorati e con la quale abbiamo voluto anticipare giù su questo esercizio gli effetti delle nuove norme della BCE con le quali tutti gli Istituti di credito si troveranno a fare i conti”.
“Anche questo – ha detto Alai – rappresenta un elemento di trasparenza nei confronti del territorio che comunque non influisce sulla solidità di Banco Emiliano: l’indice di sicurezza basato sulla complessiva consistenza patrimoniale della banca a copertura dei rischi assunti (Total Capital Ratio) si attesta infatti all’11%, mentre il valore di sicurezza richiesto dalla BCE è pari all’8%”.
Nel corso del 2014 Banco Emiliano ha peraltro sostenuto 367 progetti di volontariato nelle comunità locali, con erogazioni pari a 273.000 euro destinati per il 23% ad esperienze di solidarietà e di sanità, per il 27% allo sport dilettantistico, per il 25% ad iniziative culturali e per il 22% ad iniziative legate a parrocchie ed enti benefici.
Nel futuro di Banco Emiliano – come è emerso dall’Assemblea – spicca un nuovo e deciso investimento a sostegno delle famiglie e delle imprese, che comprendono anche l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per le start up.
“Abbiamo lavorato nel 2014 – ha detto Alai – per raggiungere più alti livelli di efficienza, per tagliare rami secchi sul fronte dei crediti deteriorati in misura assai prudenziale e rilevante, ma anche per costruire prodotti e azioni che garantiscano nuova crescita ad un Istituto che racchiude il frutto di 120 anni di storia delle cooperazione di credito reggiana, perché a questa storia si lega anche tanta parte del futuro del nostro territorio”.
A conclusione dei lavori, dopo l’approvazione del bilancio 2014, l’Assemblea di Banco Emiliano ha proceduto alla nomina di Massimo Fanfoni a consigliere dell’Istituto in sostituzione di Angelo Anedda, dimessosi nelle scorse settimane ed attualmente curatore fallimentare del Parma Calcio.
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