È stato siglato questa mattina, venerdì 23 maggio, nella sala del Vecchio Consiglio del Palazzo Municipale di Modena l’accordo tra Comune e Provincia di Modena, Aseop, Policlinico e Acer per la realizzazione della “Casa di Fausta”, una palazzina in via Campi, a fianco dell’ingresso del Pronto soccorso del Policlinico, di 12-15 appartamenti destinati a dare ospitalità a bambini affetti da tumore o da altre patologie, che necessitano di cure di lungo periodo, e alle loro famiglie.
Presenti all’atto della firma il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, il presidente dell’Aseop Erio Bagni, il direttore generale del Policlinico Licia Petropulacos e il presidente di Acer Andrea Casagrande.
Con l’accordo si definisce la cessione da parte della Provincia a favore di Aseop del diritto di superficie dell’area di via Campi, trasferendone la nuda proprietà al Comune, che con una futura variante ne trasformerà la destinazione ad Attrezzature e spazi collettivi. L’Amministrazione comunale, a titolo di compensazione, provvederà a cedere ad Acer, cui l’area era destinata, un’area comunale in via dello Zodiaco confinante con quella di proprietà provinciale dove l’Agenzia costruirà alloggi di Edilizia residenziale pubblica. L’intervento dovrebbe iniziare già a inizio ottobre 2014 con l’obiettivo di arrivare a conclusione entro Natale 2015.
I costi di realizzazione della Casa di Fausta, che ammontano a circa 1 milione e mezzo di euro, così come la gestione, sono a carico di Aseop, che lo sosterrà attraverso contributi, l’alienazione dei sei appartamenti di proprietà che attualmente utilizza con le stesse finalità e la collaborazione con l’associazione “Trenta ore per la vita”, che con il progetto “Home” ha raccolto fondi a sostegno di sei associazioni di genitori in Italia, tra cui la stessa Aseop.
L’intervento risponde a molteplici esigenze: aumentare la qualità della vita del bambino e della sua famiglia durante la terapia, fornire agevolazioni economiche e ai nuclei, alleggerire il carico dei reparti del Policlinico consentendo lo svolgimento delle cure in day hospital, e contribuire alla tenuta sociale, supportando e facendo sentire meno sole le famiglie in un momento così difficile. Gli alloggi consentiranno di ospitare i nuclei durante il ricovero del figlio, ma anche di ridurre l’ospedalizzazione dei bambini permettendo loro di vivere la quotidianità in un luogo famigliare, al di fuori dal reparto, continuando le terapie in un contesto di controllo sanitario costante. Intorno al bambino si viene a creare un contesto amico e famigliare in cui il piccolo paziente può ritrovare i propri spazi e tempi al fine di ridurre al minimo lo stress psicofisico derivante dalla patologia e dai lunghi tempi delle terapie.
A beneficiare della struttura saranno le famiglie che risiedono lontano dall’ospedale, in città ma anche fuori Modena, quelle che presentano situazioni abitative inadeguate per il bambino sottoposto a terapie che ne riducono le difese immunitarie e quelle in situazione di difficoltà economica anche dovuta alle necessità di assistenza del piccolo. L’accesso alla struttura sarà infatti gratuito per le famiglie, con il solo contributo di chi se lo potrà permettere.
Ogni appartamento, completamente arredato, avrà una dimensione media di 40-45 metri quadrati e sarà composto di sala con angolo cottura, camera da letto e bagno. Al piano terra dell’edificio troveranno spazio un ufficio di accoglienza, una sala riunioni, una piccola palestra e una sala ludica, dove i bambini potranno giocare e stare insieme.
Immagine, da sinistra a destra: presidente Provincia Emilio Sabattini, direttore generale del Policlinico Licia Petropulacos, sindaco Modena Giorgio Pighi, presidente Aseop Erio Bagni, presidente Acer Andrea Casagrande