Mattinata contrassegnata dalla volatilita’ sui principali listini del Vecchio Continente. Dopo una partenza intonata al rialzo i listini europei frenano a partire dalle 10.30, finendo con il trascinare anche Piazza Affari. L’effetto ‘Mario Monti’ sembra gia’ svanito e pochi minuti prima delle 14 l’indice Ftse Mib lascia sul terreno l’1,50% a 15.541 punti, dopo aver toccato un massimo infraday di 16.137,98. Torna la tensioni sui titoli di Stato.
Lo spread tra Btp decennali e bund tedeschi torna a risalire e supera i 486 punti, dopo aver aperto a quota 456, mentre oggi il Tesoro ha collocato Btp a 5 anni, con data emissione 15 settembre 2011 e data scadenza 15 settembre 2016, per tre miliardi di euro con un rendimento del 6,29% dal 5,32% dell’ultima asta.
La speculazione che nelle scorse settimane ha colpito l’Italia sembra estendersi anche sul resto d’Europa e l’attacco alla zona Euro sembra destinato a proseguire. Francoforte cede l’1,36%, mentre la piazza parigina perde l’1,63% e Madrid lascia sul terreno l’1,93%. Cali frazionali per Londra (-0,68%) e Lisbona, positiva ma riduce i guadagni Atene (+0,51%). L’Ue fa i conti con la produzione industriale in calo del 2% a settembre nell’eurozona e dell’1,3% nell’Ue a 27.
Secondo i dati Eurostat, rispetto al mese precedente, in Italia la produzione industriale e’ crollata del 4,8%. Su base annuale, rispetto al settembre del 2010, la produzione industriale e’ cresciuta del 2,2% sia nell’area euro che nell’Ue a 27. In un mercato contrassegnato da speculazioni e prese di beneficio, a meta’ seduta Piazza Affari registra scambi sostenuti per un controvalore di circa 1,34 miliardi di euro.
