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Il Castello di Spezzano polo culturale sovracomunale

Il ponte levatoio del castello di Spezzano si รจ alzato dopo essere stato varcato nel 2009 da 11.000 visitatori, dei quali 4742 paganti, per 124 giornate di apertura. Sono state realizzati 24 laboratori ceramici e 24 visite animate a 48 gruppi scolastici, mentre i gruppi di adulti sono stati 75.

Numerose le iniziative e tutte con un alto numero di partecipanti: โ€œMusei da gustareโ€, la collettiva โ€œFragile. โ€œHandle with careโ€, i saggi degli allievi della Scuola Comunale di Musica, la personale del pittori Martino Ferri, โ€œI martedรฌ del Castelloโ€, il Maf Musica a Fiorano, il Convegno di studi sugli archivi ecclesiastici, le serate dedicate allโ€™aceto balsamico, la mostra โ€œMini Darwin alle Galapagosโ€. La nuova iniziativa autunnale โ€œInvito a merenda nella cucina del castelloโ€ ha fatto registrare il tutto esaurito e la presentazione, durante le iniziative del Natale, del quarto volume del progetto Manodopera.

โ€œIl Castello di Spezzano รจ un naturale contenitore culturale di pregio i cui spazi sono resi vitali e valorizzati attraverso lโ€™organizzazione di eventi, esposizioni, manifestazioni rivolte ai cittadini, ai ragazzi e alle famiglie โ€“ ha spiegato lโ€™assessore alle politiche culturali Anna Lisa Lamazzi – Il Museo della ceramica, che รจ la sua prima destinazione, rappresenta una unicitร  sul piano nazionale ed รจ oggetto di riconoscimenti sempre piรน importanti. Il Laboratorio di ceramica, appendice integrante del Museo, รจ frequentato tutto lโ€™anno dalle scolaresche del territorio distrettuale e provinciale: la diversificazione delle attivitร  e lโ€™ottima progettualitร  didattica, legate ai percorsi curricolari, ne fanno un centro di riferimento per lโ€™offerta formativa e in particolare per la qualificazione scolastica. I progetti per le scuole materne, sotto la forma del racconto, della favola, della drammatizzazione, insegnano ai piรน piccoli a conoscere la storia, il territorio, il castelloโ€.

Sono nel frattempo iniziati i lavori di restauro dei sotterranei, per i quali si รจ ottenuto un consistente contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, da destinare alla nuova sezione del Museo della Ceramica โ€œManodoperaโ€, il progetto pluriennale che conclude questโ€™anno la sua prima fase di ricognizione e raccolta di informazioni e memorie. Contestualmente si sta attivando la seconda fase di vera e propria progettazione museale.

Nel 2010 continuerร  lโ€™opera di divulgazione e promozione dellโ€™Aceto Balsamico Tradizionale di Modena grazie allโ€™Acetaia Comunale nella torre pentagonale, allโ€™associazione Amici del Castello e alla Comunitร  di Fiorano della Consorteria. Il Castello รจ anche sede del โ€œCentro studi nazionale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano e Ravennaโ€ e ospita un convegno di livello italiano, punto di riferimento per il settore.

Come anticipa lโ€™assessore Anna Lisa Lamazzi: โ€œIn collaborazione con lโ€™Universitร  degli studi di Bologna, dipartimento di Architettura, รจ stato avviato una ricerca sugli affreschi della Sala delle Vedute, che si inserisce nella cornice di uno studio di portata nazionale su beni culturali con caratteristiche analogheโ€. Nella sala furono dipinti i possedimenti della famiglia Pio lasciandoci una straordinaria โ€œfotograficaโ€ che risale alla fine del secolo XVI.
















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