L’interpellanza sulla situazione e sul futuro del Teatro Carani di Sassuolo, rivolta all’assessore provinciale alla Cultura Beniamino Grandi e presentata in Consiglio mercoledì 25 luglio, era sottoscritta non solo dal consigliere Dante Mazzi ma anche dalla capogruppo di Forza Italia Claudia Severi.
La consigliera di Forza Italia, impossibilitata a partecipare alla riunione di Consiglio, sottolinea che:
“Salvare il patrimonio sociale e culturale del Teatro Carani sembra ormai essere obiettivo condiviso in modo trasversale sia nel mondo politico che nella società civile. Un anno però fa presto a passare e in questi 12 mesi i fatti dovranno seguire alle parole se si vorrà davvero salvaguardare una delle culle della cultura Sassolese.
Oggi bisogna garantire la prossima stagione teatrale 2007/08 e, aggiungo io, la continuità del livello della linea culturale, proposta con grande professionalità dal direttore Roberto Costi in questi ultimi 40 anni e pubblicamente riconosciuta dai circoli culturali di Sassuolo.
In merito il Comune il 3 agosto u.s ha indetto un bando per la gestione transitoria del Teatro le cui offerte dovranno pervenire entro le dodici del nove agosto prossimo. La notizia ci preoccupa non poco , perché si rischia di frantumare con disinvoltura una tradizione culturale pluridecennale.
Non si può pensare di accettare ad occhi chiusi il nuovo che viene avanti.
Come amministratori pubblici ci dobbiamo fare carico di conoscere il progetto culturale del Carani del prossimo autunno. Siamo garanti della libertà di espressione artistica e mai censori, ma altrettanto consapevoli della grande responsabilità morale che è il fare cultura. Perché il discrimine nell¹offerta teatrale non è solo l¹economicità ma la qualità del programma, il cartellone di un teatro è una responsabilità che ha anche risvolti morali oltre che sociali e civili. A tal fine chiediamo la costituzione di una Commissione Culturale Comunale formata da esperti intellettuali Sassolesi, tra cui l’Assessore nonch¹è da giornalisti del settore con il compito di vagliare la linea culturale da proporre alla città, linea che veda vincente la qualità del valore culturale e la continuità con il prestigioso livello proposto nei quaranta anni passati dal direttore Roberto Costi”.
