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‘Alla scoperta degli antichi sapori’ in Palazzo Ducale a Sassuolo

Il Cibo, la sua storia, quella delle produzioni alimentari più tipiche e caratteristiche del nostro territorio e gli intrecci , più complessi e ricchi di sfumature di quanto non appaia, tra lo sviluppo di una civiltà ed il suo modo di “stare” a tavola, sono al centro del primo degli incontri per i “150 anni della Biblioteca” – Una città da sfogliare”.

La cucina, i suoi usi, le sue sapienze, utilizzata come paradigma per un’analisi in controluce dei fenomeni di modificazione economica e sociale collettiva, laddove il cibo (e la sua quantità, la sua qualità) fungeva anche da catalizzatore dei legami familiari, delle differenze sociali.

Un appuntamento imperdibile quello che è in programma giovedì sera, 10 maggio, alle ore 21.00, in Palazzo Ducale nella suggestiva sala del Giardino Segreto, per tutti gli amanti della storia locale (Sassuolo in particolare fu al centro nell’ottocento di una autentico fiorire di vivaci realtà produttive, poi divenute storiche) e di quella gastronomica, comprese ghiottonerie poi tramandatesi nel corso dei secoli o volte disperse, dimenticate tra i marosi delle mutazioni sociali, fino ai nostri giorni contrassegnati dalla dualità estrema del Fast Food da un lato e dalla riscoperta dei sapori e prodotti rigorosamente Doc.

Del tema ne discutono Francesco Genitoni, Giornalista, scrittore, poeta e autore sassolese – ha recentemente curato il “Vino della Luna” e Sandro Bellei, esperto di cultura gastronomica.
Sandro Bellei, noto giornalista e autore modenese, ha 65 anni. Negli anni 60, ha frequentato contemporaneamente la Facoltà di Scienze politiche a Firenze e le redazioni dei giornali della sua città, divenendo giornalista professionista nel 1969. Ha lavorato per il Resto del Carlino a Modena,Bologna, Rovigo, Padova e Pesaro. Dal 1981 al 2000, è stato Capo servizio della Gazzetta di Modena. S’interessa di storia, folclore, dialetto, tradizioni locali e antropologia gastronomica. Collabora a diverse riviste e tiene conferenze sugli argomenti di cui s’interessa da molti anni. Dal 1979 a oggi, ha pubblicato una quarantina di libri di storia e gastronomia. Attualmente ha in preparazione un romanzo su Ercole III d’Este, l’ultimo dei duchi d’Este prima della Restaurazione.

All’interno della sala verranno esposti poi ricettari originali, medaglieri e diplomi, materiali storici,bottiglie, ecc. e anche, alla fine, assaggio di dolci, tra cui la torta all’assenzio e i budini estensi, e degustazione di Sassolino, Nocino e altri liquori tradizionali offerti dalle antiche e premiate distillerie sassolesi quali furono “Caselli”, “Roteglia”, “Stampa”…. Nomi “dolcemente” familiari a generazioni e generazioni di sassolesi e non solo.

Prende così di fatto il via, dopo la presentazione del programma Generale e della proiezione del bel filmato realizzato per illustrare la realtà della nostra Storia, il programma (biennale) delle Celebrazioni dei 150 Anni della Biblioteca civica “Natale Cionini”, che si avvale del fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Una collaborazione quella tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Comune di Sassuolo, (e sotto l’egida della Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Istituto ai Beni Culturali della Regione Emilia Romagna), già sperimentata con successo sul fronte della solidarietà sociale, con i progetti a favore del quartiere Braida, prosegue ora con un progetto culturale qualificato e condiviso tra i due enti che proporrà a margine dell’anniversario della Biblioteca civica attività teatrali e musicali, conferenze, approfondimenti di natura storica e archivistica, attività per ragazzi e visite guidate al percorso ottocentesco della città, nell’intento di arricchire il panorama culturale del territorio, com’è da sempre negli obiettivi della Fondazione.

La storia della città di Sassuolo è infatti la storia della crescita di una comunità: crescita economica, crescita culturale, crescita sociale. Un racconto quindi corale, lungo il quale alcuni episodi e date danno voce e significato alle altre, segnando lo sviluppo degli avvenimenti successivi. Il taglio che si è voluto dare al biennio delle celebrazioni prevede iniziative che utilizzeranno una molteplicità di linguaggi e di approcci intorno al tema della lettura, del libro, del “luogo” biblioteca, iniziative rivolte non solo al pubblico che già accede ai servizi, ma anche a quello che non ne rappresenta l’utenza consolidata. Il progetto si incentra infatti su una campagna di promozione della biblioteca e del libro rivolta a tutta la città, attraverso il coinvolgimento attivo di una molteplicità di soggetti (associazioni culturali che hanno fattivamente contribuito alla realizzazione del programma, scuole,enti pubblici) e col supporto di una campagna di comunicazione tesa a diffondere sul territorio il logo delle celebrazioni. La storia della Biblioteca si intreccia dunque ed inevitabilmente con la storia dei luoghi di incontro e di educazione dei gruppi e dei personaggi protagonisti delle vicende cittadine.
Ecco quindi l’occasione per scoprire un percorso ottocentesco che permettere di rileggere le tracce di questi luoghi: il ginnasio, il circolo di lettura, la scuola di disegno, la biblioteca pubblica e il cimitero monumentale di S. Prospero e tutte le persone e le attività promosse attorno agli stessi.
















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