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Prevenzione andrologica: visite gratuite in Emilia R.

Giunta alla quinta edizione, la Settimana della Prevenzione Andrologica, promossa dalla Sia – Societa’ Italiana di Andrologia, si rivolge alla popolazione maschile italiana proponendo sei giorni di visite andrologiche gratuite, dal 21 al 26 novembre, con lo scopo di sensibilizzare verso una maggior cura e attenzione della propria salute, in particolar modo verso le problematiche dell’apparato riproduttivo e sessuale, favorendo il contatto diretto con il medico esperto nel settore, vale a dire l’andrologo.


In questa edizione sono 150 i centri specializzati distribuiti sul territorio nazionale che hanno aderito al progetto. Visitando il sito www.andrologiaitaliana.it sara’ possibile individuare il centro piu’ vicino al proprio domicilio. In Emilia-Romagna le visite potranno essere prenotate telefonicamente gia’ a partire da domani presso: – Ferrara, Arciospedale S. Anna, U.O. Urologia, Dott. G. Ughi, Tel. 0532
236285/78; – Lugo (RA), Ospedale Civile, U.O. Urologia, Dott. V.Tellerini-Dott. S. Zaganelli, Tel. 0545 214496; – Modena, Hesperia Hospital, Dott. E.S. Pescatori-Dott. B. Drei, Tel. 059
449191; – Modena, Studio Medico, Dott. M. Bianchi, Tel. 059 392441; – Parma, A.O. di Parma, U.O. Urologia, Dott. F. Poletti ¿ A. Barbieri, Tel. 0521 702263; – Parma, Policlinico Universitario, Dip. Medicina Interna, Dott. R. Volpi, Tel. 0521
033270; – Piacenza, Studio Medico, Dott. A. Speroni, Tel. 0523 713398; – Reggio Emilia, S. Maria Nuova, Dott. S. Leoni-F.Martino, Tel. 0522 296442; – Bologna, Studio Medico, Dott.ssa P.
Orciari, Tel. 051 223393.

”Le precedenti quattro edizioni della Settimana della Prevenzione Andrologica, che hanno visto coinvolti complessivamente 204 centri, 300 specialisti e circa 20.000
pazienti – ha dichiarato il professor Vincenzo Gentile, Presidente Sia – hanno fatto diagnosticare molte patologie congenite o acquisite dell’apparato genitale maschile fino a quel momento mai diagnosticate in quei soggetti. Non bisogna dimenticare, poi, che i disturbi andrologici possono anche essere l’indicatore di una serie di patologie organiche quali flogosi, diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, insufficienza renale, depressione ed altro ancora. E’ quindi importante sostenere una seria e strutturata attivita’ informativa e preventiva, portando l’universo maschile alla consapevolezza di dover affrontare quei problemi che limitano il benessere dell’individuo e della coppia, attraverso la consultazione di specialisti in grado di indicare la strada giusta per risolverli”.

Quest’anno la Settimana della Prevenzione Andrologica assume una valenza ancor piu’ significativa se si pensa che, con l’ abolizione del servizio di leva obbligatorio e la relativa visita medica, e’ venuto meno anche il primo screening utile all’individuazione di eventuali patologie dell’apparato riproduttivo, che se trascurate possono avere conseguenze anche severe. A fronte di questo, sono sufficienti i dati delle prime quattro edizioni della Settimana della Prevenzione Andologica (2001-2004), che hanno visto il coinvolgimento di oltre 20.000
maschi tra i 20 e i 70 anni di eta’. Nel 5,6% degli uomini con meno di 40 anni e’ stata riscontrata un’anomalia del volume dei testicoli, nel 4,3 % un’irregolarita’ di ‘posizione’ – come il testicolo ritenuto – e nel 5,6 % di ‘consistenza’: questo valore, se riferito alla ‘riduzione’ di consistenza indirizza verso una diagnosi di deficit ormonale o a un problema circolatorio, se riferito a un ‘aumento’ deve far pensare a una forma tumorale. Nel 28,2% del campione, poi, e’ stato riscontrato un varicocele (dilatazione abnorme delle vene che drenano il sangue refluo del testicolo), problema facilmente risolvibile con un intervento chirurgico mininvasivo, ma che se trascurato puo’ causare infertilita’. E l’infertilita’ e’ un problema che riguarda oggi il 20-30% delle coppie italiane in eta’ fertile; nel 40% dei casi e’ da ricondurre al fattore maschile. Si tratta di patologie che in gran parte possono essere prevenute con visite andrologiche compiute nella prima infanzia o nell’adolescenza e con la trasmissione di alcune semplici nozioni comportamentali, o risolte con un corretto approccio diagnostico e terapeutico. Oltre al varicocele, le cause di infertilita’ maschile possono essere: criptorchidismo (quando i testicoli non occupano la normale posizione scrotale), ipogonadismo (ridotto sviluppo dei testicoli in seguito ad alterazioni ormonali) e malattie sessualmente trasmesse. Per quanto riguarda queste ultime, se non curate possono diventare croniche e causare alterazioni del liquido seminale. Tra i 20 e i 40 anni, le infezioni piu’ temibili (perche’ praticamente asintomatiche) sono quelle da Chlamydia e da Mycoplasma.

All’interno della Settimana della Prevenzione Andrologica 2005 viene inoltre lanciato il ‘Progetto Over 50’ dedicato alla popolazione maschile ‘matura’, che si trova a dover affrontare una fase molto delicata della propria vita nella quale, tra l’ altro, si rileva una riduzione fisiologica dell’attivita’ sessuale. Da una parte, quindi, massima attenzione al calo degli ormoni androgeni (la cosiddetta andropausa), dall’altro ai problemi sessuali collegati alla presenza di disturbi urinari secondari a patologie prostatiche. Secondo gli andrologi, i maschi dopo i 50 anni dovrebbero verificare il livello di testosterone nel sangue, inserendo questa indagine negli abituali screening di controllo. I disturbi urinari legati a patologie prostatiche e i problemi sessuali quali disfunzione erettile ed eiaculazione precoce spesso coesistono, e comunque si aggravano, con il passare degli anni.
















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