Sono circa 15.000 i metalmeccanici
che partiranno dall’ Emilia-Romagna all’ alba di venerdi’
diretti a Roma, per partecipare alla manifestazione nazionale,
in occasione dello sciopero generale della categoria indetto
dalla Fiom. Sono previsti circa 200 pullman da tutta la regione
e 3 treni speciali da Bologna, Modena e Reggio Emilia.
Al centro della giornata di lotta – si legge in una nota
della Cgil regionale – la Fiom ha posto il valore del contratto
nazionale per la difesa reale del potere d’ acquisto delle
retribuzioni e la democrazia nei luoghi di lavoro, con le parole
d’ordine ”No all’ accordo separato, Si’ al referendum per dare
voce a chi lavora, Si’ ad una legge sulla rappresentanza”.
”La mobilitazione dei metalmeccanici – prosegue la Cgil –
costituisce anche una prima risposta al Libro bianco presentato
dal governo, che mette in discussione l’universalita’ del
contratto nazionale e fa degli accordi separati un modello da
estendere. Sono temi che assumono carattere generale per
l’intera categoria: per questo la Fiom chiama alla
mobilitazione, insieme ai dipendenti delle imprese di
Federmeccanica (dove e’ stato firmato l’accordo separato), e
dell’artigianato (dove il contratto nazionale e’ scaduto da
oltre 16 mesi), anche quelli delle imprese di
Unionmeccanica-Confapi e Cooperative, per difendere il contratto
gia’ raggiunto”.
In Emilia-Romagna lo sciopero interessa circa 200.000
lavoratori e lavoratrici. La Fiom ha raccolto nelle aziende di
Federmeccanica, in territorio regionale, quasi 45.000 firme
certificate di dipendenti che chiedono di poter decidere,
attraverso il referendum, sull’accordo per il contratto che li
riguarda: le firme – sottolinea la Cgil – sono ben 4.000 in piu’
del numero di voti favorevoli alla piattaforma per il contratto,
a suo tempo sottoposta a referendum unitario. In campo nazionale
la Fiom ha raccolto 350.000 firme per il referendum, che saranno
consegnate oggi al ministro Maroni.