A seguito delle segnalazioni giunte da una studentessa di un istituto alberghiero di Bologna, i Carabinieri hanno messo fine alle attività illegali di produzione e spaccio di droga di una donna di 50 anni e di suo figlio minorenne, che ora sono stati arrestati.
I due avevano trasformato il giardino di casa in una vera e propria serra con una trentina di piante di marijuana, all’interno della quale erano in grado di produrre circa 3.500 dosi giornaliere di stupefacente.
Durante alcune indagini condotte all’interno di diversi istituti superiori bolognesi, i militari dell’Arma sono stati informati sull’attività clandestina all’interno di un’abitazione di Pianoro, nella zona di Botteghino di Zocca.
Alla vista dei carabineri giunti sul luogo sabato scorso, i due hanno tentato di sbarazzarsi, senza successo, di alcune piante di marijuana.
Sono poi statai rinvenuti circa 80 grammi di marijuana perfettamente essiccata e lavorata pronta per lo spaccio, oltre a vario materiale per il confezionamento ed il taglio, un bilancino di precisione e 28 piante dell’altezza di circa 150 cm piantate e coltivate nel giardino privato.
Le analisi effettuate presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna hanno confermato la consistenza della droga sequestrata: mediamente, si potevano ricavare circa 3.500 dosi giornaliere. Per tale motivo, madre e figlio sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente con l’aggravante della rilevante entità e dello spaccio in concorso con minore, per la madre, e della finalità dello spaccio all’interno di scuole, per il minorenne.