Omofobia e bullismo nelle scuole: un tema delicato che il progetto “Schoolmates” promosso da Arcigay di Modena ha tentato di affrontare con incontri e laboratori rivolti ai più giovani. Sabato 26 maggio dalle 17 in poi la Tenda di viale Molza ospiterà un incontro di presentazione dei risultati del progetto, seguito dallo spettacolo teatrale “Che fretta c’era” alle 21.
“Schoolmates” ha coinvolto 50 studenti tra i 15 e i 18 anni, delle scuole superiori Selmi e Tassoni, in un ciclo di 6 incontri, con laboratori e giochi per riflettere sul bullismo. Circa 200 questionari sono stati poi compilati da studenti e insegnanti modenesi, all’interno di una ricerca che coinvolto 1000 partecipanti da altre 4 città europee: Bologna, Vienna, Varsavia e Madrid.
Secondo i dati della ricerca, i giovani modenesi e bolognesi non sono troppo diversi dai loro coetanei europei: a molti di loro è capitato di notare a scuola episodi di bullismo, soprattutto nei momenti e nei luoghi in cui gli studenti non sono sorvegliati da insegnanti o personale, dunque all’ingresso o all’uscita da scuola, oppure nei corridoi e negli spogliatoi. Anche per questo, probabilmente, sono soprattutto gli studenti e le studentesse ad avere una percezione del fenomeno mentre gli insegnanti sembrano esserne molto meno al corrente. Molto spesso, inoltre, non c’è alcun intervento né da parte degli altri studenti né del personale, proprio perché quasi nessuno ha le competenze e la formazione necessaria a intervenire, per tutelare la vittima o educare il bullo.
Il progetto “Schoolmates” ha cercato di coinvolgere le classi fino a costruire insieme una sorta di manuale anti bullismo, rivolto alle vittime e ai compagni di classe, ma anche ai bulli stessi perché prendano coscienza del significato delle proprie azioni. Le regole e le riflessioni condivise hanno avuto al centro il tema dell’omofobia, ma in realtà valgono per qualunque tipo di discriminazione. Nel prossimo anno scolastico il progetto di Arcigay punta a coinvolgere nuove scuole, e per l’autunno sono già in programma due momenti di formazione rivolti agli insegnanti.
Nel pomeriggio di sabato 26, dopo la presentazione del progetto da parte dei ricercatori, degli studenti e dei docenti coinvolti, ci sarà un momento di confronto pubblico sul tema. Alle 21, poi, la compagnia teatrale Geisho dell’Arcigay di Modena presenterà lo spettacolo “Che fretta c’era”: protagonista, un docente universitario la cui esistenza mite e tranquilla è travolta da un’insolita sorpresa.
Per altre informazioni è possibile rivolgersi al Comitato provinciale Arcigay Modena “Matthew Shepard” in via Giardini 476/N, Arcigay Modena, tel. 3487669298.