Nelle ultime tre settimane il Dipartimento di Sanità Pubblica-DSP ha ricevuto oltre 50 segnalazioni di sospette tossinfezioni alimentari in persone (gruppi e casi singoli) che presentavano sintomatologia gastrointestinale di solito associata a febbre. Nella quasi totalità dei casi la sintomatologia si è risolta in pochi giorni, in tre casi è stato necessario il ricovero.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica si è immediatamente attivato per effettuare indagine epidemiologica e approfondimenti diagnostici.
Dall’ indagine epidemiologica è emerso che la maggior parte delle persone coinvolte ha consumato un pasto anche in pubblici esercizi della provincia di Reggio Emilia, nei giorni immediatamente precedenti l’inizio sintomi.
Il DSP ha provveduto pertanto ad effettuare indagini ambientali e alimentari presso le attività coinvolte.
Ad oggi gli esiti analitici sulle persone hanno confermato la positività per salmonella non tifoidea (salmonelle C) in 19 casi; per gli altri, gli esami di laboratorio sono ancora in corso.
Gli esiti analitici delle indagini ambientali e alimentari sono ancora in corso.
Queste operazioni avvengono in stretta collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico e il Centro di Sorveglianza Epidemiologica regionale per le sorveglianze delle tossinfezioni alimentari, per la valutazione dei dati raccolti e degli esiti analitici, anche in relazione agli eventi epidemiologi in corso sul territorio nazionale ed europeo (focolai diffusi di salmonelle C).
Le salmonelle non tifoidee sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato.
L’infezione si trasmette attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate oppure per contatto attraverso la manipolazione di oggetti e superfici contaminati.
Nella maggior parte dei casi l’infezione da salmonella si presenta in forma lieve e si risolve da sola nel giro di pochi giorni.
In linea generale, per diminuire il rischio di contagio da salmonella, si consiglia di:
- Lavarsi accuratamente le mani prima di toccare gli alimenti in preparazione;
- Non consumare carne, uova e pollame crudi o poco cotti;
- Prestare attenzione anche ai cibi che contengono salse o creme a base di uova crude (maionese, etc.);
- Lavare accuratamente frutta e vegetali prima del consumo;
- Consumare solo latte pastorizzato;
- Evitare la contaminazione tra cibi, avendo cura d separare i prodotti crudi da quelli cotti.
- Lavare accuratamente tutti gli utensili venuti a contatto con alimenti a rischio.
- Conservare in modo corretto i cibi.
- Attenersi alle indicazioni riportate sull’etichetta degli alimenti.



