Stimolare l’inclusione, favorire lo sviluppo emotivo e relazionale dei più piccoli e rafforzare il lessico. È con questo triplice obiettivo che l’Antoniano di Bologna, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, da sempre impegnata nel supportare percorsi educativi innovativi, ha dato vita a “Educazione in Musica”: un progetto che ha coinvolto oltre 1.000 bambini e circa 80 insegnanti di sette diverse scuole primarie, tra quelle del territorio cuneese e realtà internazionali in Albania, Argentina e Georgia.
L’iniziativa, che ha combinato ricerca scientifica, creatività didattica e linguaggio musicale, è nata dall’esperienza dello Zecchino d’Oro nelle scuole italiane ed estere e dalle competenze e attività del Centro Terapeutico di Antoniano, che da sempre si occupa del benessere globale dei bambini e delle loro famiglie applicando un approccio integrato e multidisciplinare che coinvolge anche la musica. Da qui, l’intuizione che la canzone per l’infanzia potesse rappresentare un terreno fertile per la crescita linguistica ed emotiva, capace di unire gioco, apprendimento, fantasia e relazione. Strumento principale del percorso, presentato al pubblico negli scorsi mesi anche negli spazi del Rondò dei Talenti di Cuneo, hub della Fondazione CRC dedicato alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni, il repertorio delle canzoni dello Zecchino d’Oro.
In un momento storico in cui i dati delle prove INVALSI e delle indagini OCSE-PISA evidenziano un impoverimento del vocabolario nei più giovani, il progetto ha inteso proporre risposte concrete e strumenti efficaci di supporto agli insegnanti e agli studenti. Tre le direttrici lungo le quali si è sviluppato: la formazione dei docenti, affidata a webinar didattici e psicopedagogici con la professoressa Franca Bosc e i terapisti dell’équipe del Centro Terapeutico di Antoniano; il lavoro in classe con gli alunni, incentrato sull’utilizzo delle canzoni dello Zecchino d’Oro, usate per ampliare il lessico, migliorare la comprensione orale e scritta, rafforzare l’identità linguistica e vivere la musica come esperienza di inclusione e cittadinanza attiva; e, infine, un momento di restituzione collettiva, che il 3 e 4 giugno 2025 ha visto le scuole protagoniste di una grande festa con gli amici dello Zecchino d’Oro al Rondò dei Talenti e in una sessione speciale presso l’Istituto Comprensivo di Busca, coinvolgendo complessivamente oltre 490 alunni.
Ma il valore del progetto va oltre la dimensione locale. Accanto alle scuole cuneesi hanno aderito infatti anche istituti bilingue di Tirana (Albania) e Tbilisi (Georgia), dove ha avuto un ruolo di rilievo il Polo per l’Istruzione Minerva, partner strategico nella promozione della lingua italiana all’estero, e di Salta e Córdoba (Argentina). Un respiro internazionale che ha dimostrato ancora una volta come la musica sappia abbattere barriere, unire culture e rafforzare legami educativi e linguistici.
Il progetto non si è esaurito con gli eventi. I materiali prodotti, testati e validati nelle attività didattiche sono stati raccolti in una dispensa pensata come risorsa replicabile e adattabile a diversi contesti. Si è così creato uno strumento che offre suggerimenti metodologici, tracce operative e spunti di riflessione anche per le classi future, con l’auspicio che possa ispirare nuove pratiche educative e continuare a diffondere la forza della musica come linguaggio universale.
“Progetti come Educazione in Musica ci ricordano che l’educazione non è solo trasmissione di conoscenze, ma anche costruzione di comunità, e che la musica può andare oltre l’arte e l’intrattenimento, diventando un linguaggio che apre spazi di crescita personale e collettiva”, commenta Fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano. “Musica e cultura diventano così strumenti preziosi per favorire crescita, inclusione, ascolto e cittadinanza, guidando bambini e adulti verso una partecipazione consapevole e attenta al bene comune”.
“La collaborazione con l’Antoniano ha offerto alle scuole della provincia di Cuneo un’occasione unica di crescita: un tassello importante dell’ampio percorso che la nostra Fondazione promuove per costruire una comunità educante sempre più capace di far emergere e valorizzare i talenti delle giovani generazioni”, aggiunge Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC. “Il Rondò dei Talenti, che ha ospitato le fasi conclusive del progetto, conferma la sua vocazione di ‘luogo di comunità’ e hub educativo aperto a tutti”.