Tra il 2020 e il 2024, nella provincia di Reggio Emilia, un uomo di 41 anni è stato protagonista di numerosi reati tra cui false dichiarazioni in atti amministrativi, possesso ingiustificato di strumenti per lo scasso e chiavi alterate, oltre al tentato furto in abitazione avvenuto a Scandiano nella notte del 28 luglio 2024.
In quest’ultimo episodio, l’uomo si era introdotto in una proprietà privata nel tentativo di rubare delle grondaie in rame collocate all’ingresso della casa. Tuttavia, alcuni passanti notarono la scena e informarono il 112. L’arrivo dei carabinieri della Tenenza di Scandiano costrinse il malvivente alla fuga, lasciando la grondaia asportata davanti al cancello. Da quel momento, il proprietario presentò denuncia e le indagini portarono all’identificazione del responsabile.
Successivamente, a seguito del processo, il Tribunale ordinario di Reggio Emilia ha emesso una sentenza il 9 ottobre 2024, diventata definitiva l’8 gennaio 2025. L’uomo fu così riconosciuto colpevole e condannato. In data 18 marzo 2025, l’Ufficio esecuzione penali della Procura della Repubblica di Reggio Emilia emanò un provvedimento per unificare le diverse pene concorrenti, determinando una pena complessiva di 8 mesi e 27 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 333 euro.
L’8 settembre 2025, il Magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia ha accolto la richiesta del condannato di scontare la pena residua presso il proprio domicilio. Il giorno successivo, il 9 settembre, l’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso l’ordine di esecuzione per la detenzione domiciliare. I carabinieri della Tenenza di Scandiano, dopo aver ricevuto il provvedimento restrittivo, hanno rintracciato l’uomo e, una volta identificato, lo hanno accompagnato presso la sua abitazione per l’espiazione della pena.