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Unimore ha conferito alla Direttrice generale UNESCO, Audrey Azoulay la Laurea Magistrale honoris causa in Giurisprudenza

Al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo si è svolta la cerimonia con cui l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha conferito la Laurea Magistrale honoris causa in Giurisprudenza ad Audrey Azoulay, direttrice generale dell’UNESCO dal 2017. Una mattinata che ha segnato il vertice internazionale delle celebrazioni per gli 850 anni di Unimore, con la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico, delle istituzioni cittadine e di una platea numerosa di studenti e docenti.

Dopo l’apertura del Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro, il Prof. Carmelo Elio Tavilla, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, ha letto le motivazioni ufficiali che hanno portato al conferimento del titolo. Ha preso quindi la parola il Prof. Gianfrancesco Zanetti, che ha presentato la laureanda. Dopo la proclamazione, la Direttrice generale ha tenuto la sua Lectio Magistralis, seguita con grande attenzione dal pubblico e trasmessa in diretta su tv.unimore.it.

Nella sua laudatio, il Prof. Zanetti ha collocato il conferimento della laurea dentro un orizzonte che mette insieme diritto, cultura e responsabilità internazionale. Ha sottolineato quanto le organizzazioni create nel secondo dopoguerra abbiano saputo trasformare l’esperienza drammatica dei conflitti in strumenti di pace e di cooperazione, capaci di produrre regole condivise e di rafforzare i diritti. In questa trama si inserisce il lavoro dell’UNESCO, che ha posto l’educazione, la scienza, la cultura e la libertà di espressione al centro di un disegno volto a costruire uguaglianza sostanziale. Modena, con il suo Sito UNESCO che comprende la Cattedrale, la Ghirlandina e Piazza Grande, diventa in questo quadro un punto di riferimento simbolico, perché mette a sistema patrimonio storico e civiltà giuridica e restituisce alla comunità un terreno concreto per riflettere su come il diritto possa incidere nella vita delle comunità.

Nel suo intervento Audrey Azoulay ha spiegato che il diritto internazionale rappresenta oggi una bussola necessaria in un tempo di conflitti e instabilità. Ha ricordato che il progetto “Revive the Spirit of Mosul” non ha avuto soltanto la funzione di restaurare edifici e monumenti, ma ha permesso a una comunità di ritrovare fiducia attraverso la ricostruzione dei suoi luoghi simbolici. Da questa esperienza ha fatto derivare l’idea che l’educazione sia il terreno su cui si fondano pace e sviluppo, perché l’accesso universale e di qualità, soprattutto per bambine e donne, offre la possibilità di costruire società più inclusive. Ha proseguito descrivendo l’UNESCO come un laboratorio che affronta le questioni più urgenti del presente, dalle trasformazioni climatiche alla ricerca di uno sviluppo sostenibile, fino all’elaborazione di principi etici per l’impiego delle nuove tecnologie.

Un passaggio rilevante del discorso ha riguardato il lavoro sull’intelligenza artificiale, già tradotto in una Raccomandazione che viene applicata nei Paesi membri attraverso programmi mirati. Azoulay ha annunciato che la prossima tappa sarà una Raccomandazione sulle neurotecnologie, chiamata a regolare un campo in rapida espansione e con forti implicazioni etiche e giuridiche. Ha poi richiamato la centralità della libertà di espressione e della sicurezza dei giornalisti, principi che definiscono la qualità democratica delle società e che costituiscono una linea di azione costante per l’agenzia.

Il conferimento del titolo è stato proposto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti e dal Prof. Thomas Casadei, coordinatori del comitato promotore del XXXIV Congresso nazionale della Società Italiana di Filosofia del Diritto, che si sta svolgendo a Modena in questi giorni.

L’iniziativa, realizzata con la collaborazione del Dipartimento di Giurisprudenza, del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, e della Fondazione Collegio San Carlo, che ha appena avviato le celebrazioni per i suoi 400 anni di storia, e ha portato a Modena oltre trecento studiosi provenienti da università italiane e da ventidue atenei e centri di ricerca internazionali, dal Brasile agli Stati Uniti, dalla Francia alla Spagna, dalla Colombia alla Norvegia, con una partecipazione significativa di giovani ricercatori e ricercatrici.

Conferire la Laurea honoris causa in Giurisprudenza ad Audrey Azoulay – sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro significa riconoscere il fondamentale lavoro di un’istituzione che fa della cultura, dell’educazione e della scienza i pilastri di una pace concreta. È una decisione che consolida il profilo internazionale di Unimore, in occasione degli 850 anni di storia. L’università cresce nella ricerca e nella formazione, ma cresce anche nella capacità di costruire relazioni con le grandi istituzioni globali. Tutto questo significa essere un Ateneo che sa investire sui giovani e che trova nella città e nei suoi patrimoni una radice solida per guardare al futuro”.

 

 

















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