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Nel 2024 sono stati 26 i casi trattati dal difensore civico del Comune di Modena, l’avvocata Roli

In diversi casi, di fronte alle segnalazioni, l’incontro e il dialogo hanno costituito una premessa indispensabile per aiutare le persone a comprendere meglio norme e disposizioni in vigore.

L’attività annuale del difensore civico (che opera grazie alla convenzione stipulata con la Provincia per l’utilizzo congiunto del servizio) è stata sintetizzata in una relazione illustrata in Consiglio comunale nella seduta di lunedì 16 giugno.

In apertura, il documento ricorda che l’istituto del difensore civico ha la finalità di supportare i cittadini residenti nel territorio di Modena e in provincia, dando rilievo a situazioni che non troverebbero spesso altre modalità di tutela. Ciò avviene segnalando, anche di propria iniziativa, abusi, disfunzioni, carenze e ritardi dell’amministrazione nei confronti delle persone. Contestualmente, è suo compito anche sollecitare e aiutare l’Amministrazione nell’impegno istituzionale che le è proprio, e cioè garantire l’attuazione dei principi costituzionali di buon andamento, imparzialità e trasparenza.

La relazione pone poi l’accento sulla necessità di rafforzare ulteriormente il lavoro e la presenza del difensore civico. “Auspico – ha sottolineato Roli – che l’Amministrazione rafforzi questo servizio di riferimento per i cittadini che hanno necessità di risolvere un problema con la Pubblica amministrazione, confidando in una soluzione stragiudiziale e senza oneri di spesa”.

Alla seduta ha partecipato anche Marina Caporale, docente di Diritto amministrativo del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore che ha parlato del progetto “Risoluzione alternativa delle controversie: (ri)conciliarsi con la Pubblica amministrazione”, a cui hanno aderito attivamente l’assessorato alla Partecipazione, Quartieri, Decentramento, Trasparenza, Legalità e Antimafie del Comune di Modena, la Provincia di Modena (con il Difensore civico provinciale) e il Difensore civico della Regione Emilia-Romagna. “Il progetto – ha spiegato Caporale – promuove la conoscenza e l’uso di strumenti, gratuiti e fruibili online, diversi dall’accesso alla giustizia per risolvere controversie con la Pa, ma anche quelli in cui sia la stessa Pa a prestare un’attività di conciliazione a beneficio di cittadini, istituzioni, associazioni e imprese”.

Tra i casi trattati nel 2024 dal difensore civico, diversi hanno interessato l’ambito stradale (come un quesito in merito alle spese di notifica per plurime violazioni del Codice della strada; verifica requisiti per il rilascio di pass per invalidi; verifica violazioni del Codice della strada e richiesta di pagamento anticipato o la verifica di una sanzione per parcheggio all’interno dell’area del Policlinico di Modena). Trattati anche casi incentrati su immobili (come una problematica di abusi in un edificio di via Sant’Eufemia; una criticità relativa ai canoni dopo il rilascio di un immobile da parte di Agenzia Casa; le vibrazioni di un edificio in strada Cadiane causate dal traffico pesate, oppure la richiesta di verifica della graduatoria per assegnazione immobile). Al centro dell’intervento di Roli anche l’iscrizione all’anagrafe di un cittadino senza fissa dimora, la mancata erogazione di contributi per alluvione e una problematica di conferimento rifiuti presso la stazione ecologica “La calamita”.

Il difensore civico territoriale si può contattare, attraverso la segreteria, telefonicamente (numero 059-2032455) oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica ifensorecivico@cert.comune.modena.it, anche per concordare un appuntamento in Municipio. Si possono rivolgere a questa figura tutti i cittadini, singoli o associati, del territorio comunale che abbiano necessità di segnalare abusi, disfunzioni, carenze e ritardi imputabili all’Amministrazione. L’ufficio agisce per prevenire contenziosi o possibili disfunzioni agevolando il diritto di accesso agli atti e la partecipazione attiva dei cittadini ai procedimenti che li coinvolgono.

Il difensore prende in carico la richiesta valutandola nel merito e poi, se necessario, istruisce la pratica con la richiesta di informazione e il confronto, orale o scritto, con gli uffici dell’Ente. Una volta ottenute le informazioni necessarie, il difensore risponde al cittadino, a voce o per iscritto, e, allo stesso tempo, invia al sindaco e al segretario generale la segnalazione delle eventuali anomalie riscontrate.

















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