Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, i finanzieri del Comando Provinciale di Treviso hanno individuato una società di diritto sanmarinese, attiva nel settore della consulenza in materia di aste immobiliari e operante nelle province di Treviso, Padova, Belluno, Verona, Ferrara e Bologna che non ha dichiarato e versato le imposte dovute, per un importo di oltre un milione di euro.
Grazie a una mirata attività di analisi svolta nei confronti di soggetti connotati da un elevato indice di pericolosità economico-finanziaria, sono stati individuati e partecipati alla Procura della Repubblica di Treviso elementi rilevanti sotto il profilo penale tributario in capo alla società sammarinese. La citata Autorità Giudiziaria, ritenendo suscettibili di interesse investigativo le evidenze segnalate dai finanzieri, ha disposto la perquisizione della sede operativa della società, ubicata a Conegliano, nel corso della quale è stata acquisita documentazione contabile ed extracontabile rivelatasi estremamente utile alle indagini.
In particolare, le investigazioni hanno permesso di accertare che la società sammarinese, dal 2022 al 2024, ha svolto la propria attività principale (ricerca immobili all’asta, aggiornamento del portale web e delle pagine di siti specializzati, servizio di primo contatto con il cliente, incontro con agente di zona, sottoscrizione del mandato e servizio post vendita) per mezzo di dipendenti e collaboratori che lavoravano in varie città del nord Italia.
Le sole funzioni di fatturazione e incasso dei ricavi erano invece “accentrate” dalla sanmarinese, che si faceva pagare dai clienti su un suo conto corrente detenuto presso una banca di quel Paese.
All’esito delle indagini, il rappresentante legale pro tempore della società è stato denunciato per il reato di omessa dichiarazione e, al fine di valorizzare compiutamente sotto il profilo fiscale le risultanze emerse nel corso delle investigazioni, è stata anche avviata un’attività di verifica nei confronti dell’azienda sammarinese, che ha consentito di quantificare un volume d’affari generato in Italia di circa 6 milioni di euro.
Nel corso dell’attività ispettiva è stata ricostruita l’operatività posta in essere, in Italia, dall’ente di diritto sanmarinese e si è quindi giunti a contestare l’esistenza di una “stabile organizzazione occulta” – praticamente una sede secondaria – della società estera e, conseguentemente, a constatare un’evasione fiscale pari a 1.149.994 euro.
L’odierna operazione di servizio si inserisce nella quotidiana attività svolta dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione fiscale, in questo particolare caso, anche di carattere internazionale, fenomeno che sottrae risorse a danno delle fasce sociali più deboli e costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico, poiché distorce la concorrenza, minando il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato.
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La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza (art. 5, comma 1, D.lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.lgs. n. 188/2021).