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Mobilità e cantieri Tram, le Associazioni di categoria chiedono al Comune di Bologna più risorse per le imprese

Annunciato un documento unitario di proposte

foto: Facebook – Comune di Bologna

Si è svolto nella sede di Confcommercio Ascom Bologna, un incontro tra le più rappresentative Associazioni delle piccole e medie imprese bolognesi sui temi della mobilità e dei tanti cantieri cittadini, in corso o pronti a partire.

Il confronto ha fatto emergere, ancora una volta, l’impatto dei lavori per la realizzazione del Tram su accessibilità e mobilità, ma anche i lavori di restauro della Garisenda e in prospettiva, le criticità che emergeranno con l’apertura di ulteriori cantieri in aree nevralgiche per la circolazione stradale, gravando su un tessuto economico ampio e in cui sono rappresentati molti settori.

Dalle attività su strada ai pubblici esercizi, dal trasporto conto terzi agli impiantisti e a tutte le attività di terziario e servizi presenti, le misure messe in campo fino ad oggi dall’Amministrazione comunale non consentono di intervenire efficacemente sulle imprese impattate e questo rischia alla lunga di incidere sulla vivibilità della città.

Vivibilità che, come sappiamo, è legata a doppio filo alla resilienza e allo sviluppo di quella rete di operatori economici che anima e costituisce il tessuto della nostra città, esercitando un’essenziale funzione economica e di presidio sociale.

Le ultime risorse stanziate dal Comune hanno riguardato, oltre alla scontistica sulle imposte locali, il solo bando Ravone, per un importo di 100.000 Euro: con l’intensificazione dei lavori sarà necessario fare molto di più perché occorre garantire la tenuta delle aziende e salvaguardare i livelli occupazionali.

Le Associazioni hanno convenuto di predisporre entro aprile un documento di proposte e richieste da presentare all’Amministrazione comunale che preveda, innanzitutto, lo stanziamento di risorse adeguate e l’individuazione di misure in grado di intervenire tempestivamente a supporto delle imprese in difficoltà per tutti gli anni di durata dei cantieri.

Se si accetta l’idea che opere e cantieri siano necessari, allora dev’essere considerato prioritario dalla città anche proteggere aziende e posti di lavoro e, di conseguenza, quella piccola e media impresa che è condizione necessaria di crescita e qualità della vita.

















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