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Su un treno per Modena intenzionato ad uccidere una donna conosciuta in chat

Bloccato ed arrestato grazie al lodevole senso civico un giovane passeggero

Nella serata di sabato 17 dicembre, agenti ed ufficiali di Polizia Giudiziaria del Posto di Polizia Ferroviaria di Modena, del Commissariato di P.S. di Carpi e della locale Squadra Mobile hanno proceduto all’arresto di un uomo di nazionalità rumena, residente in Misano Adriatico (RN) per il tentato omicidio in danno di una connazionale, residente in questa provincia.

I fatti che hanno giustificato l’arresto, traggono origine da una conoscenza attraverso un sito di incontri tra l’indagato e la persona offesa, avvenuta qualche settimana prima a seguito della quale i due avevano concordato di incontrarsi di persona a Modena.

La donna, insospettitasi per il comportamento aggressivo ed insistente dell’uomo tenuto nei giorni precedenti l’incontro, aveva deciso di annullare l’appuntamento. Da quel momento l’indagato ha posto in essere condotte persecutorie ai danni della donna, ingiuriandola e minacciandola ripetutamente anche di morte per costringerla a modificare la decisione. Da ultimo, nella giornata di sabato l’uomo decideva di recarsi ugualmente a Modena, dopo avere nuovamente minacciato di morte la donna, offesa attraverso una video chat nella quale le mostrava il coltello da cucina che avrebbe utilizzato contro di lei. L’uomo, secondo il narrato della persona offesa, nel corso della chat era apparso visibilmente alterato.

L’indagato, dunque, lo stesso giorno è salito a bordo di un treno regionale da Misano (RN) per recarsi a Modena. Assopitosi non si è avveduto della fermata ed è quindi sceso alla Stazione di Fiorenzuola dove, accortosi dell’errore, riprendeva un altro treno in direzione di Modena. Durante il tragitto l’uomo, parlando al telefono ad alta voce con altre persone, confermava ripetutamente la volontà di uccidere la donna che si rifiutava di incontrarlo.

Durante il tragitto, un giovane passeggero minorenne, avendo udito e compreso il contenuto delle conversazioni in lingua rumena decideva, con spiccato e lodevole senso civico, di contattare il sevizio di emergenza al numero 112 allertando i Carabinieri del luogo che, a loro volta, allertavano immediatamente il Posto di Polizia Ferroviaria di Modena, luogo dove l’indagato aveva riferito di essere diretto. Gli agenti della Polfer di Modena, grazie alle descrizioni fornite, sono riusciti ad individuare e a fermare l’uomo presso la locale Stazione ferroviaria e, dopo averlo sottoposto a perquisizione personale finalizzata alla ricerca di armi, rinvenivano sulla sua persona un grosso coltello da cucina ed un altro attrezzo da punta e taglio che venivano sequestrati.

Le dichiarazioni rese dalla donna, dal testimone oculare, il recupero delle chat, il sequestro dell’arma illegalmente portata dall’indagato, nonché le dichiarazioni rese anche dalla madre dello stesso in relazione a precedenti trascorsi giudiziari del figlio nel suo paese d’origine, hanno consentito di acquisire una piattaforma probatoria gravemente indiziante a carico dell’indagato, sulla scorta della quale la Procura della Repubblica di Modena richiedeva la convalida dell’arresto e, ravvisando anche il pericolo concreto ed attuale di recidivazione, avanzava contestualmente richiesta di applicazione della misura custodiale in carcere.

All’esito dell’udienza di convalida celebrata lunedì 19 scorso, il Gip ha convalidato l’arresto e applicato all’indagato la misura della custodia in carcere.

















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