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Ricerca industriale, imprese e alta formazione: la Regione investe 2,2 milioni di euro sui Clust-Er regionali

Impulso a far crescere i due nuovi Clust-Er turismo ed economia urbana

Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Nuove risorse per rafforzare la sinergia e la collaborazione tra i centri e i laboratori di ricerca industriale, le imprese ed enti di alta formazione nell’ambito delle Associazioni Clust-Er dell’Emilia-Romagna. Ma anche un impulso per far crescere i due nuovi Clust-Er per turismo ed economia urbana.

È quanto prevede il bando regionale che stanzia 2,2 milioni di euro di risorse europee del programma Fesr 2021-2027, per finanziare i piani di attività per le annualità 2023 e 2024 delle Associazioni emiliano-romagnole, i Clust-Er, previste dalla Strategia di specializzazione intelligente (S3). Si tratta del finanziamento per garantire l’operatività dei centri, fissato in 100mila euro annui per associazione.

Così i Clust-Er potranno rafforzare il loro lavoro, per individuare opportunità di collaborazione, di scambio, di conoscenza e interazione fra soggetti molto diversi tra loro, anche per favorire lo sviluppo di progettualità condivise e promuovere la partecipazione dei soci a bandi e programmi di finanziamento nazionali e internazionali.

Inoltre, il bando finanzia l’avvio di attività di due nuovi Clust-Er: uno per il turismo, per favorire la ripresa del settore in seguito alla crisi determinata dalla pandemia, facendo leva su innovazione, digitalizzazione, progetti di sistema. L’altro per l’economia urbana (commercio, turismo, artigianato, servizi culturali), con l’obiettivo di individuare interventi funzionali all’avanzamento tecnologico e all’innovazione di questi comparti.

“Così andiamo a sostenere, consolidandole, la capacità di networking e progettazione integrata dei soggetti delle filiere, e di promuovere lo sviluppo strategico di ecosistemi di ricerca ed innovazione. Questo -afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla- consentirà di affrontare le grandi sfide e rispondere ai nuovi bisogni delle società e affermare un nuovo paradigma di innovazione per la transizione economica, verso modelli di produzione e consumo più equi e sostenibili”.

Inoltre, aggiunge Colla, “attraverso il sostegno a questo nuovo piano di attività, la Regione intende in particolare orientare l’azione delle Associazioni per rafforzare la loro capacità di promuovere progetti strategici di elevato impatto sulle filiere e sui territori”.

Le associazioni emiliano-romagnole sono articolate sulla base di centri e laboratori di ricerca industriale, imprese ed enti di alta formazione, focalizzati sugli ambiti tematici prioritari della S3. Sono 11 i Cluster-Er (agroalimentare, meccatronica e motoristica, edilizia e costruzioni, industrie della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi, energia e sviluppo sostenibile), comprese l’Associazione Big Data e Muner (The Motorvehicle University of Emilia-Romagna), con 757 Soci (di cui 411 imprese), 32 filiere tematiche (value chain).
A coordinare la Rete dei Clust-Er è Art-Er, la società in house della Regione nata per favorire la crescita sostenibile dell’Emilia-Romagna attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio.

Informazioni su https://www.art-er.it/clust-er/

 
















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