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Scuola e mobilità. Progetti di educazione stradale in classe, in Emilia-Romagna 150mila studenti e 600 istituti coinvolti

In Emilia-Romagna la sicurezza in strada comincia dai banchi di scuola: è così da quasi 20 anni e sarà così sicuramente almeno fino alla fine del 2025, grazie alla firma del rinnovo del Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Ufficio Scolastico Regionale, attivo dal 1994 per promuovere una mobilità sicura, consapevole e sostenibile tra i più giovani.

Un accordo che, grazie anche alla collaborazione dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale e con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale e degli Ambiti territoriali, permette di realizzare in tutta l’Emilia-Romagna progetti di educazione stradale in oltre 600 scuole di ogni ordine e grado, da quelle dell’infanzia fino alle secondarie, con il coinvolgimento di oltre 150mila studentesse e studenti e 2000 insegnanti.

Dalle campagne contro la distrazione alla guida di moto e scooter alla formazione su Codice della strada e omicidio stradale, fino all’informazione mirata sugli effetti dell’uso di alcool e droghe passando per la “Crash test experience”: iniziative possibili grazie all’impegno economico della Regione, che ogni anno stanzia oltre 100mila euro.

“Quella tra Regione e Ufficio Scolastico è una collaborazione che parte da lontano, un’alleanza solida che mette in relazione il mondo della scuola e le istituzioni per migliorare la sicurezza sulle strade- spiega l’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Andrea Corsini-. I risultati sono buoni, ma la nostra attenzione rimane alta. Dobbiamo e vogliamo fare ancora di più- conclude- per contribuire a diffondere, soprattutto tra i più giovani, una mentalità e una cultura della mobilità che fa del rispetto delle regole e dei comportamenti responsabili il suo punto di forza”.

“Approfondire il tema dell’educazione stradale a scuola implica parlare di diritti e di doveri, di regole di vita comunitaria ed è una palestra di educazione civica per vivere con sicurezza- afferma il vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna Bruno Di Palma-. Attraverso azioni comuni messe in campo con il supporto dell’Osservatorio per l’educazione stradale, gli studenti possono sperimentare nel concreto stili di vita e modalità di osservanza del codice stradale con linguaggi appropriati e adatti alla loro età. Con l’intesa rinnovata fra Ufficio scolastico regionale e Regione- prosegue Di Palma- possiamo affrontare le nuove sfide che l’accelerazione sociale ci impone. L’educazione alle regole della sicurezza stradale chiede di comprendere il significato stesso della parola: ‘regola’ è strumento di vita e costituisce fondamento della convivenza civile. Per questo il rinnovo del Protocollo d’Intesa costituisce strumento concreto per contribuire al bene comune”.

















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