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Al via la gara per realizzare il nuovo Centro per l’impiego di Modena

Una struttura moderna, inserita in un’area della città che in questi anni è protagonista di una profonda rigenerazione urbanistica e sociale, caratterizzata da servizi che possono rispondere alle nuove esigenze per fare incontrare con sempre maggiore efficacia la domanda e l’offerta di lavoro e di formazione. La nuova sede del Centro per l’impiego di Modena verrà realizzata in via del Mercato, con la riqualificazione dell’edificio ex Stallini per la quale è stata pubblicata la gara d’appalto.

Lo stabile verrà trasformato in un edificio con caratteristiche di elevata efficienza energetica NZEB (Nearly Zero Energy Building), sostenibilità ambientale, senza barriere architettoniche e con parametri superiori ai limiti di legge dal punto di vista del rischio sismico.

Elementi sottolineati nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto di questa mattina, lunedì 1 agosto, con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, la direttrice dell’Agenzia regionale per il lavoro Paola Cicognani, il presidente di CambiaMo Giorgio Razzoli e la direttrice generale del Comune di Modena Valeria Meloncelli.

Il progetto esecutivo dell’intervento, approvato dalla Giunta comunale nei giorni scorsi, è stato curato dalla società di ingegneria Cooprogetti Società Cooperativa su commissione della società di trasformazione urbana CambiaMo spa, che nella fase di realizzazione del progetto ne sarà anche il soggetto attuatore designato dal Comune di Modena. Le aziende interessate dovranno presentare le proprie proposte entro il 30 settembre, l’avvio dei lavori è previsto nei primi mesi del 2023 per una durata di circa 21 mesi.

L’intervento, del valore di 6 milioni e 438 mila euro (aggiornato sulla base dei nuovi prezzari legati all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia), sarà finanziato per 3 milioni 600 mila euro dall’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia Romagna nell’ambito del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, per 1 milione 400 mila euro dal Comune di Modena, per 1 milione 123 mila euro con finanziamento del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua) – Pnrr (che consentirà di realizzare anche una serie di interventi residenziali nel quartiere) e per 315 mila euro da CambiaMo (quota per le progettazioni). Nell’area del nuovo Centro per l’impiego è già operativo il Data Center e sono in programma anche la Casa delle idee digitali e la scuola innovativa andando così a costituire un vero e proprio polo per la formazione e il lavoro.

Il principio seguito per la riqualificazione è quello del recupero delle murature perimetrali faccia a vista e della preservazione dell’aspetto esteriore dell’edificio dal carattere storico urbano, con le sue aperture e i portici, mentre è prevista la demolizione e sostituzione degli elementi interni. La progettazione dei nuovi spazi è stata concertata e sviluppata in collaborazione con l’Agenzia regionale del lavoro, sulla base delle richieste specifiche, e recependo il layout del “Centro per l’impiego tipo” a cura del Gruppo di lavoro dell’Università di Bologna. È attualmente in corso il potenziamento del personale del Centro per l’impiego e, una volta a regime, nella nuova sede presteranno servizio una sessantina di addetti (a giugno 2018 erano 24, oggi sono 54).

Nel bando per l’assegnazione dell’intervento, tra gli indicatori di valutazione, sono recepiti i parametri del Pnrr, come il possesso della certificazione di responsabilità sociale ed etica SA 8000 o equivalente, l’impegno a destinare, in caso di nuova assunzione, una percentuale superiore al 30 per cento di lavoratori under 36 o donne e l’impiego all’assunzione di persone con disabilità in quota eccedente l’obbligo minimo di legge. Per chi non è soggetto all’obbligo di assunzione con disabilità, sarà attribuito un punteggio per ogni ulteriore dipendente con disabilità attualmente assunto.

SI RECUPERANO 2.000 METRI QUADRATI

Verranno recuperati oltre 2 mila metri quadrati di superficie utile nell’edificio ex Stallini per il nuovo Centro per l’impiego, distribuiti in tre blocchi che ricalcano lo sviluppo longitudinale preesistente su due piani (piano terra e primo), alternati a due ambienti porticati vetrati a tutta altezza, dove ci saranno gli accessi all’edificio, pubblico e per i dipendenti.

L’ingresso pubblico del nuovo Centro per l’impiego, in particolare, sarà in corrispondenza del primo portico a sud, con due aperture su parete vetrata lungo via del Mercato e verso l’area interna che sarà trasformato in parco pubblico. Il personale invece accederà dall’ingresso dedicato in corrispondenza del secondo portico. Sono inoltre presenti due uscite di emergenza sul fronte parco alle estremità sud e nord del complesso, in corrispondenza delle scale di emergenza.

L’edificio è predisposto per accogliere elevati flussi di pubblico con spazi disposti secondo un preciso ordine dettato dalla tipologia di utenza e dal tipo di attività richiesta, quindi, con l’organizzazione di tre aree distinte destinate ai diversi target (utenti abituali, utenti fragili, aziende e professionisti) come le più moderne strutture per l’impiego. I blocchi presentano doppi volumi su cui si affacciano ballatoi e locali flessibili, cui si alternano ambienti più intimi, aule multimediali, servizi e uffici. Il primo e nel secondo blocco da sud ospiteranno le attività ricettive, mentre nel terzo blocco si concentreranno le attività amministrative e di archivio. In particolare, oltre alle zone per l’accesso dell’utenza, nelle quali sono previste 39 postazioni dedicate, e agli uffici per l’amministrazione e la direzione, con una ventina di postazioni, saranno realizzati spazi funzionali alle diverse attività e un’area sarà destinata agli archivi dell’Agenzia regionale per il lavoro, attualmente dislocati presso le diverse sedi dei Centri per l’impiego territoriali dell’Emilia nord.

I blocchi servizio sono concentrati tra i piani nel primo e nel terzo blocco, mentre i collegamenti verticali si trovano alle estremità e negli intervalli tra i blocchi, fatta eccezione per i due vani ascensore ricavati nel secondo e nel terzo blocco.

Esternamente verranno ricavati 96 posti auto nel lotto e una quarantina esternamente al comparto, mentre i parcheggi biciclette previsti saranno 21. Allo stabile si potrà accedere grazie alla nuova viabilità che prevede spazi anche per la mobilità dolce.

La struttura dell’edificio sarà a telaio misto in cemento armato e acciaio. L’edificio sarà dotato di cappotto termico, sistema frangisole e schermature solari per limitare l’accumulo termico negli ambienti più esposti. Gli spazi interni sono definiti da vetrate e partizioni con tenuta termoacustica e antincendio. Tutte le aperture esterne verranno integrate con infissi apribili ad alto rendimento energetico muniti anch’essi di schermature solari regolabili.

L’intervento si svilupperà in tre fasi: l’accantieramento e demolizione graduale di ciò che è delimitato dalle murature perimetrali; il consolidamento degli elementi da conservare e la predisposizione del cantiere per tutte le attività successive; la costruzione dei nuovi corpi di fabbrica all’interno dei tre volumi preesistenti.

















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