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Rocca Rangoni: il progetto di rigenerazione urbana della “Casa del Fattore” entra nella seconda fase incentrata sulla partecipazione

Dopo gli interventi sul Municipio e sul complesso di Santa Maria degli Angeli, quasi terminati,  il Comune di Spilamberto si appresta a mettere in campo un ulteriore tassello del percorso di riqualificazione e miglioramento del patrimonio cittadino: grazie al co-finanziamento di più di 700mila euro da parte della Regione Emilia-Romagna, potrà infatti partire una nuova progettualità legata ad alcuni spazi della storica Rocca Rangoni.

 

II contesto di intervento

Rocca Rangoni è un grande complesso edilizio, cerniera tra il centro del paese e il fiume Panaro; acquisito dal Comune diversi anni fa, è diventato in poco tempo un polo centrale della vita cittadina grazie anche all’ampio parco. L’intera struttura necessita di interventi di conservazione e rilancio ed è sulla parte più “moderna” della Rocca, conosciuta come “Casa del Fattore”,  che si è concentrata l’attenzione dell’Amministrazione.

Nel novembre 2021, il Comune ha presentato, nell’ambito del bando regionale “Rigenerazione Urbana 2021”, un progetto finalizzato a riqualificare questa parte della Rocca e mettere a disposizione della comunità spazi versatili e multifunzionali, capaci di rispondere a diverse esigenze: aule per la formazione, sale per incontri ed eventi, spazi espositivi e show-cooking, location per matrimoni ed eventi.

La proposta presentata dal Comune, imperniata sul “cibo” come elemento di aggregazione e sviluppo locale, è risultata tra gli 80 interventi di rigenerazione urbana finanziati dalla Regione Emilia Romagna; grazie ai 700 mila euro di cofinanziamento, ai quali si aggiungono 800 mila euro di risorse proprie del Comune, è stato possibile attivare con la progettazione definitiva alla quale seguirà, entro settembre, la fase esecutiva.

 

“Il progetto – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Mirella Spadini – sviluppa pienamente gli input ricevuti e si caratterizza per le scelte rispettose degli spazi storici, anche laddove inserisce elementi architettonici nuovi, necessari per la fruizione di tutti gli ambienti dislocati sui vari livelli.

È stato un percorso particolarmente coinvolgente che ci ha consentito di dare corpo a progetti che, senza il contributo della Regione, sarebbero probabilmente rimasti in un cassetto di qualche ufficio del Comune.

Comprendere quale fosse la destinazione migliore, quella che porterà i migliori risultati per la nostra collettività, è stato il momento culminante del nostro impegno nella fase preliminare, il momento che ci ha convinti che sarebbe stato un brillante risultato.

Il contributo di professionisti esperti, sostenuti dalla fattività dei nostri Uffici, ha concretizzato idee e ha dato corpo alla nostre aspettative: ridare vita alla Rocca Rangoni, portare lì interessi della comunità e per la comunità”.

 

La sostenibilità come chiave di volta

Il progetto presentato che si caratterizza per l’attenzione al contesto in cui viene sviluppato e alla versatilità degli spazi trova il perno fondamentale dell’intero intervento nella sostenibilità. Il progetto infatti si è visto riconoscere la certificazione GBC Historic Building Italia, un protocollo innovativo e volontario per accertare il livello di sostenibilità degli interventi di conservazione, riqualificazione o recupero/integrazione degli edifici storici.

 

Un progetto basato sulla partecipazione

Il percorso che ha portato alla presentazione della domanda di finanziamento in Regione ha visto il diretto coinvolgimento di associazioni e istituzioni locali, insieme a importanti attori del contesto economico che ruota attorno a Spilamberto, specialmente in ambito agrifood. La creazione di una rete di soggetti molto diversi da loro, ma complementari rispetto alle esigenze e alle possibilità di azioni, è stata presupposto fondamentale per una progettazione che guardasse anche alla sostenibilità economica nel tempo delle strutture rigenerate e, soprattutto, puntasse al loro più ampio e costante utilizzo.

In questa seconda fase la partecipazione sarà ampliata a tutta la cittadinanza, per raccogliere esigenze, proposte e possibili soluzioni da inserire nel progetto finale.

 

Si parte il 30 giugno, con la Rangoni Walk: una camminata di comunità attraverso la quale toccare con mano i luoghi e le storie interessate dal progetto, insieme agli amministratori, i tecnici, i rappresentanti delle associazioni che già oggi vivono e tengono viva la Rocca. Un’occasione per stare insieme e avviare il confronto su come far incontrare lo spazio e le esigenze della comunità.

L’appuntamento per tutti è alle 18, sotto al Torrione.

I successivi appuntamenti riguarderanno le “visite al cantiere” e i focus group; per garantire la massima partecipazione, anche in vista del periodo estivo, sarà attivata una piattaforma partecipativa dedicata al progetto: una piazza Rangoni “virtuale” che ricrea gli spazi fisici. In questo modo, anche a distanza, sarà possibile aggiornarsi e confrontarsi sul progetto.

 

 

















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