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Edilizia universitaria, in Emilia-Romagna previsti sei nuovi studentati per 545 posti letto aggiuntivi destinati ai fuori sede

La riconversione del Convento di San Giuseppe Sposo e una nuova casa per gli studenti in piena zona universitaria a Bologna. Il restauro e la riqualificazione della storica sede della Direzione delle ex Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia. Il recupero e riuso delle due residenze Bonacorsa e San Barnaba a Modena.

E ancora, il risanamento del complesso edilizio dell’Ippodromo comunale a Ferrara. Infine, il restauro e l’adeguamento funzionale dell’ex Convento dei Frati Cappuccini a Parma.

Sono i progetti per la costruzione di sei nuove residenze universitarie destinate agli studenti fuori sede che i quattro atenei regionali – Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara e Parma – con il sostegno finanziario della Regione Emilia-Romagna e di ER.GO, hanno candidato per partecipare al quinto bando nazionale del ministero dell’Università e della Ricerca, in attuazione della legge 338 del 2000.

Il costo complessivo dei sei progetti, di cui cinque gestiti direttamente dalle quattro Università emiliano-romagnole e il sesto, focalizzato su Reggio Emilia, che fa capo all’Acer locale, sfiora i 107 milioni di euro, mentre la quota di cofinanziamento chiesto al ministero è di oltre 60 milioni.

Il resto dell’investimento è a carico degli enti che hanno proposto l’intervento conferendo edifici di loro proprietà, cioè i quattro Atenei emiliano-romagnoli e l’Acer di Reggio Emilia, e anche la Regione contribuirà con 1,4 milioni di euro attraverso ER.GO, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori; una partecipazione finanziaria che darà diritto ad un punteggio aggiuntivo in graduatoria per i progetti targati Emilia-Romagna. La Giunta regionale insieme agli Atenei ha quindi approvato i singoli protocolli di intesa stipulati con tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi, per lo stanziamento delle risorse.

Il bando ministeriale, che mette a disposizione circa 470 milioni di euro di cui 300 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede l’erogazione di un contributo massimo del 75% da parte dello Stato sul costo complessivo di ciascun intervento.

Con i fondi ministeriali in arrivo gli Atenei emiliano-romagnoli puntano a incrementare nei prossimi anni l’offerta abitativa rivolta agli studenti fuori sede che sempre più numerosi vengono a studiare nelle Università dell’Emilia-Romagna, grazie alla creazione di 545 nuovi posti letto.

“Il sistema degli Atenei dell’Emilia-Romagna- sottolinea l’assessora all’Università e Ricerca, Paola Salomoni- vanta un’altissima percentuale di iscritti che arrivano da altre regioni e anche dall’estero. Da qui l’esigenza di potenziare l’offerta abitativa per gli studenti fuori sede, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente l’attrattività del nostro modello universitario, che si basa oltre che sulla qualità della didattica anche su quella dei servizi offerti. Questo comprende anche la disponibilità di posti letto a prezzi accessibili. Da un eccellente lavoro di squadra, per il quale mi preme ringraziare tutti i Rettori e i loro delegati all’edilizia oltre che ER.GO, nascono i progetti che imprimeranno un’ulteriore accelerazione al sistema di accoglienza dei nostri Atenei, con particolare riguardo agli studenti meno abbienti”.

















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