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Rievocazioni storiche, la Regione sostiene con circa 300 mila euro 17 progetti di associazioni ed enti locali

Il Palio di Ferrara, il più antico del mondo, quello del Niballo a Faenza, del Daino a Mondaino (Rn), il Corteo storico matildico a Quattro Castella (Re). Sono solo alcune delle rievocazioni storiche più famose dell’Emilia-Romagna che quest’anno, causa l’emergenza Covid-19, sono state sospese e rimandate al 2021.

In un anno molto difficile per l’industria turistico-culturale, la Regione ha voluto però rinnovare il proprio impegno a sostegno dell’attività di 17 tra associazioni ed enti locali che contribuiscono ogni anno a mantenere viva la memoria di luoghi ed eventi simbolici che fanno parte della nostra memoria collettiva, rafforzando l’identità dei territori e aumentando l’attrattività turistica.

È stata approvata dalla Giunta regionale la graduatoria del bando chiuso con la concessione del contributo massimo, pari all’80% della spesa ammissibile, a tutti i progetti presentati, che assegna nel complesso oltre 275 mila euro alle rievocazioni storiche per sette province coinvolte – Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Fondi che sono andati a sostenere in particolare i progetti di conservazione e restauro del patrimonio di costumi, attrezzature e materiali necessari per la rievocazione di spettacoli ed eventi che affondano le loro radici nelle tradizioni e nella storia delle comunità locali dell’Emilia-Romagna.

“Per il quarto anno consecutivo- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini– e in un momento segnato dalla ripresa della pandemia, abbiamo deciso di investire nel futuro e sostenere così i progetti delle associazioni e degli enti locali. Credo sia un contributo importante e significativo perché cade in anno estremamente difficile per tutte le imprese turistiche e culturali dell’Emilia-Romagna che hanno subito maggiormente le conseguenze del Covid”.

“Consapevoli che sarebbe stato possibile realizzare solo una minima parte del calendario delle rievocazioni storiche previsto per l’anno 2020- aggiunge Corsini– abbiamo elaborato un bando che ha permesso di ammettere a contributo anche tutti i progetti presentati e finalizzati al restauro e alla conservazione del patrimonio di costumi e attrezzature, nonché della memoria storica, delle ricerche e degli studi, attraverso il finanziamento di banche dati e archivi informatizzati”.

“Il nostro obiettivo prioritario, quest’anno- chiude l’assessore-, era quello di garantire, anche per le associazioni di rievocazione storica, il sostegno della Regione. E proprio in un momento in cui dobbiamo cercare di mantenere forte il nostro radicamento al concetto di comunità solidale è bene non dimenticare le tante storie che ci uniscono”.

 

Le associazioni finanziate in Emilia-Romagna

Di seguito l’elenco delle associazioni che hanno ricevuto i finanziamenti, suddiviso per provincia.

Nel bolognese, all’associazione La Cà di Brenno di Monterenzio (Bo), che organizza “I Fuochi di Taranis”, festival della cultura celtica ambientata lungo la valle dell’Idice e nel sito archeologico di Monte Bibele, sono andati 15.000 mila euro. L’associazione culturale 800, che promuove la diffusione della danza storica in costume e ogni anno organizza a Bologna il Gran Ballo dell’Unità d’Italia in piazza Maggiore, riceverà un contributo di 15.220 euro. Infine, l’associazione culturale “Legiones in Agro Boiorum” di Castenaso (Bo), che organizza la rievocazione storica della battaglia, avvenuta nel II secolo a.C., che vide il console romano Publio Cornelio Scipione Nasica sconfiggere i Galli Boi, si è aggiudicata un aiuto di 6.688 euro.

Nel ferrarese, l’Ente Palio della città di Ferrara, Palio più antico del mondo, incasserà un contributo di 9.580 euro. Sempre nel capoluogo estense, l’associazione Contrada di San Giacomo, una delle otto coinvolte nel Palio cittadino, riceverà un finanziamento di 39.840 euro per la “Giostra del monaco”, rievocazione medievale di una gara di abilità equestre tra le città  di Ferrara, Este e Grottazzolina.

Nel forlivese-cesenate, a Forlì 7.220 euro sono andati all’associazione culturale “Il Drago Oscuro”, che vuole far riscoprire le antiche discipline di armeggio e le tecniche di combattimento dei guerrieri medioevali, in particolare quelle in uso nel tardo XV secolo, oltre gli antichi mestieri e lo studio degli usi e costumi dell’epoca.

Nel modenese, l’associazione Aes Cranna di Modena, che organizza il festival “Mutina boica”, dal nome della colonia di diritto romano fondata nel 183 a.C., con ricostruzioni di battaglie tra celti e romani ed altri appuntamenti culturali, ha ricevuto 10.900 euro.

Nel ravennate, al Comune di Faenza (Ra), organizzatore del Palio del Niballo, che affonda le sue radici nella storia medievale e rinascimentale, sono stati assegnati 24.000 euro. A contribuire alla famosa competizione anche le associazioni Rione Giallo (24.000 euro), Nero (17.310) e la Borgo Durbecco (4.080 euro), impegnati nella conservazione e restauro di costumi da sfilata, strumenti musicali d’epoca e bandiere degli alfieri. Sempre a Faenza 38.860 euro li ha ricevuti l’associazione Rione Verde che organizza la Fiera di San Rocco, mentre 13.220 euro vanno all’associazione Rione rosso, organizzatrice della Sagra del pellegrino, la rievocazione medievale ambientata nel secolo XIII e dedicata al leggendario eremita Beato Nevolone.

Nel reggiano, l’associazione Comitato matildico, che organizza a Quattro Castella (Re) il tradizionale Corteo storico matildico, impegnata ogni anno nella rievocazione dell’incontro tra Matilde di Canossa e l’imperatore Enrico, va un finanziamento di 16.519 euro. A Baiso, altro comune dell’Appennino reggiano, si tiene ogni anno La Tavola di Bisanzio, una festa medievale promossa dall’omonima associazione, a cui sono stati destinati 10.000 euro.

Infine, nel riminese, alla Pro Loco di Mondaino (Rn) che organizza il Palio del Daino, commemorazione dell’incontro e della pace tra i Malatesta e i Montefeltro nel 1417, è stato assegnato un contributo di 17.000 euro. E la Pro Loco di Pennabilli, che promuove la bellezza del territorio, i prodotti enogastronomici e le festività tradizionali pennesi, ha ricevuto un aiuto finanziario di 9.760 euro.

















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