“Modena Zerosei Costruire futuro”, che unisce i protagonisti del sistema educativo integrato di Modena per rilanciare la centralità dell’educazione in una prospettiva di sostenibilità, qualità e innovazione, si presenta con una due giorni rivolta a educatori, insegnanti e alla città intera.
Si parte venerdì 9 con l’assemblea plenaria dedicata a “Il valore del sistema integrato”: dopo i saluti del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi interverranno Arianna Saulini di Save the Children e Stefania Bigi della Commissione per il Sistema integrato di Educazione ed Istruzione, mentre non potrà essere presente l’annunciato Giancarlo Cerini, presidente della stessa Commissione formata da esperti in materia di educazione e di istruzione dei bambini da zero a sei anni designati dal Ministro dell’istruzione.
“Dopo la nascita di Modena Zerosei e l’approvazione delle Linee d’indirizzo per lo sviluppo del sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – abbiamo dato via a un percorso che ci aiutasse a riflettere sulle radici comuni, per mettere a sistema saperi e conoscenze, valorizzare le esperienze, individuare gli obiettivi condivisi per costruire un sistema ancora più sostenibile e inclusivo. Il sistema integrato 0/6 da anni a Modena vede la partecipazione di vari soggetti, trovando vigore anche nel decreto 65 del 2017 che istituisce un sistema integrato di istruzione e educazione dalla nascita fino a sei anni. Le finalità e i principi che si sviluppano intorno al decreto, che raccoglie tanto della storia modenese – continua l’assessora – saranno oggetto dell’incontro del 9. Con il contributo di Save the Children si rifletterà sulla necessità di garantire alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali. I servizi zerosei, dunque, come prima ed essenziale risorsa per contrastare la povertà educativa e prevenire l’allargarsi della forbice di disuguaglianza sociale”.
Il seminario di venerdì si svolge in presenza, su invito, nel rispetto delle norme per la prevenzione del Covid 19, presso la sala Agorà della scuola Mattarella e in diretta streaming. Sarà moderato dalla dirigente dei Servizi educativi Patrizia Guerra e si concluderà con l’intervento del dirigente dell’Istituto Comprensivo 3 Daniele Barca.
La mattinata di sabato 10 sarà dedicata ad approfondimenti rivolti al personale in servizio presso nidi, servizi integrativi e scuole dell’infanzia della città, attraverso tre webinar paralleli che affronteranno, il rapporto tra servizi e territorio, il loro ruolo con le famiglie e il curricolo 06: “Temi diversi – sottolinea l’assessora Baracchi – ma accomunati da un principio chiave che è quello della continuità, intesa sia in senso verticale che orizzontale, pensando innanzitutto all’idea di una comunità che metta al centro l’infanzia”.
In particolare, nel webinar con la pedagogista Diana Penso si discuterà della costruzione del curriculo 0/6. Le tematiche del sostegno alla genitorialità e alla conciliazione, il ruolo dei servizi nella relazione con la famiglia saranno affrontate dalla psicologa e formatrice Nice Terzi; infine, sul rapporto tra servizi educativi e territorio e sull’importanza di costruire reti e creare connessioni ci si confronterà Paola Toni, consulente e formatrice.
Sul sito del Centro Memo del Comune (www.comune.modena.it/memo) i riferimenti per le iscrizioni on line; per seguire la diretta dell’assemblea e i webinar in programma sabato dalle 10 alle 12.30.
PARTE DALLA FORMAZIONE DEGLI EDUCATORI
Percorsi formativi appositamente pensati per i coordinatori dei servizi educativi comunali, convenzionati e privati chiamati a formare il Coordinamento pedagogico distrettuale. Corsi rivolti al personale in servizio presso nidi, servizi integrativi e scuole d’infanzia della città e anche percorsi per le famiglie.
Per costruire l’identità del nuovo sistema Modena Zerosei si parte dalla formazione degli addetti ai lavori, e i “lavori”, in questo caso, sono la cura e l’educazione dei bambini modenesi, i cittadini di domani.
L’appuntamento centrale è il 9 e 10 ottobre, quando il progetto Modena Zerosei dedica a tutto il personale che lavora nel sistema integrato dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia un seminario formativo; la due giorni è aperta anche alla cittadinanza.
Dopo l’assemblea di venerdì 9, in diretta streaming, sul valore del sistema integrato, sabato 10 la formazione per il personale educativo prosegue con una serie di webinar paralleli organizzati da Zeroseiup.
Diversi inoltre sono poi i percorsi contenuti nell’intera offerta formativa coordinata dal settore Istruzione del Comune attraverso il Centro educativo Memo.
“Costruire l’identità dei servizi 0/6 di Modena: la cura di sé, degli altri e della natura” è per esempio il titolo del corso tenuto da Luigina Mortari dell’Università di Verona rivolto ai coordinatori pedagogici del territorio. I temi dell’educazione ecologica e dell’educazione all’aperto sono centrali anche nei corsi rivolti al personale lungo tre aree di approfondimento: arte e natura, conoscenza e natura, etica e natura. I gruppi di lavoro dei servizi 0/6, divisi in 10 territori, seguiranno la formazione con lo psicologo Francesco Zappettini che li accompagnerà ad una riflessione sui propri stili relazionali e comunicativi in un contesto che richiede di stare nel cambiamento.
All’interno del piano formativo sono poi previsti diversi laboratori su corpo e movimento, lo sviluppo tipico del linguaggio, la comunicazione non verbale e la Comunicazione Aumentativa Alternativa; la relazione con le famiglie, i bambini con disturbo oppositivo provocatorio, il digital story telling. Prosegue anche la collaborazione con la Fondazione San Carlo e il percorso di filosofia con i bambini, che inaugura il 13 ottobre con una conferenza alla Chiesa San Carlo dal titolo “Educazione all’aperto” con Roberto Farnè dedicata appunto all’Outdoor Education, un ambito su cui i servizi educativi lavorano da anni costruendo anche modelli e percorsi per la continuità educativa dal nido alla scuola d’infanzia, rivolti a educatori e insegnanti.