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‘Puzza’ in città a Castenaso, nuovo piano di intervento del Comune per risolvere definitivamente

È un problema segnalato da più parti, e da diverso tempo: i cattivi odori che appesantiscono l’aria di Castenaso specialmente con l’arrivo del caldo. L’Amministrazione comunale, in queste settimane, lo sta affrontando con l’obiettivo di risolverlo definitivamente.

 

È stata infatti richiesta l’esecuzione di indagini e misurazioni strumentali a cura di tecnici specializzati di ARPAE, presso la sede dell’impianto individuato come potenziale sorgente, all’esito di un’indagine condotta tra 2018 e 2019; e, soprattutto, sono state impartite prescrizioni all’azienda titolare dell’impianto per mitigare l’inquinamento ‘odorigeno’, che diventeranno pienamente efficaci a partire dalla settimana prossima.

Poi, si è costituito un tavolo di dialogo con l’azienda individuata come potenziale sorgente, per la risoluzione del problema in spirito collaborativo. Stiamo eseguendo un puntuale monitoraggio delle segnalazioni ricevute sulla base del quale si valuteranno successive azioni.

La puzza in paese emerse per la prima volta nel settembre del 2018. A seguito delle prime segnalazioni il Comune attivò una campagna di monitoraggio del disturbo olfattivo con il supporto tecnico dell’agenzia regionale ARPAE. Venne attivata una campagna di monitoraggio del disturbo olfattivo indirizzata alla popolazione.

Il problema dell’inquinamento olfattivo, infatti, da un punto di vista tecnico è legato anche alla percezione del disturbo da parte delle persone. D’altro canto invece, i rilievi strumentali non sempre possono risultare pienamente efficaci poiché la gamma di sostanze che provocano il disturbo è estremamente vasta e variegata. Purtroppo tale campagna permise di ottenere informazioni parziali e nell’inverno seguente il problema diminuì gradualmente fino a scomparire.

Sulla base delle informazioni raccolte è stato però possibile ipotizzare una sorgente precisa, legata ad un’attività produttiva del territorio. Nell’estate del 2019 sono state eseguite quindi delle analisi presso l’impianto individuato come potenziale sorgente a cui è stato richiesto di eseguire autoanalisi di verifica, sempre con il supporto tecnico di ARPAE.

Tali rilievi non hanno dato esiti tali da poter confermare univocamente la causa delle emissioni, non registrando superamenti dei limiti di legge per l’emissione delle sostanze inquinanti.

Nel periodo estivo sono arrivate alcune segnalazioni che parevano circoscrivere il disturbo solamente ad alcuni momenti della giornata, ma nella primavera in corso purtroppo il problema è riemerso in modo più intenso, e abbiamo quindi ripreso le indagini partendo dal lavoro già svolto.

 
















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