I Big Data in ambito educativo (o Learning Analytics, come vengono comunemente denominati) rappresentano a livello internazionale l’ultima frontiera della ricerca educativa. L’utilizzo di tecniche di Data Mining e di Intelligenza Artificiale applicate ai processi formativi ed educativi, sviluppate a partire dal 2010 negli USA, stanno vivendo un boom anche in Europa a causa delle enormi – e granulari – quantità di dati acquisite nelle varie e crescenti esperienze di e-Learning e Online-Learning.
Roma nei giorni scorsi ha ospitato la prima Conferenza Internazionale sui Learning Analytics, dove si è avuta una massiccia partecipazione di ricercatori Unimore afferenti al neonato Digital Education and Learning Analytics Center (DELAC).
“L’ambito dei Learning Analytics – introduce il prof. Tommaso Minerva di Unimore – è esploso negli ultimi anni a causa della mole di dati disponibili sulle piattaforme di online learning. L’analisi e la gestione di tali quantità di dati e il loro utilizzo a fini predittivi ed educativi coinvolge tecniche di Data Mining e di Intelligenza Artificiale oltre che competenze pluri-disciplinari. Con una terminologia molto di moda potremmo parlare di Big Data in ambito educativo. In Italia si contano sulle dita di una mano i gruppi di ricerca attivi in questo settore. Unimore si distingue per essere uno di questi, anzi è quello più strutturato e all’avanguardia”.
Oltre alla relazione introduttiva del prof. Tommaso Minerva, Direttore del Centro nazionale interateneo Edunova, sono stati ben 10 i contributi di ricerca presentati dai ricercatori modenesi-reggiani, guidati dal prof. Luciano Cecconi, Direttore del DELAC.
“Il Centro DELAC di Unimore – afferma il prof. Luciano Cecconi – è nato nel Febbraio scorso su impulso di un gruppo interdisciplinare: pedagogisti, psicologi, statistici, informatici, umanisti, giuristi, che insieme condividono l’interesse per la ricerca sperimentale nell’ambito della Digital Education e dei Learning Analytics. Il fatto che, a questa prima conferenza internazionale, ben 10 dei circa 50 rapporti di ricerca siano stati presentati da ricercatori afferenti al centro DELAC costituisce un risultato importante e un elemento di riflessione. La scelta di valorizzare la natura multi e pluridisciplinare della ricerca educativa e di farlo su basi quantitative sta dando i suoi frutti. In Italia il DELAC è l’unico centro di ricerca di tale natura, speriamo che altre iniziative analoghe, in ambito accademico, si aggiungano presto alla nostra”.
Oltre ai professori Cecconi e Minerva hanno presentato contributi di ricerca anche la prof.ssa Anna Dipace, la prof.ssa Alessia Cadamuro e il prof. Loris Vezzali e i giovani dottorandi e assegnisti: Katia Sannicandro, Annamaria Desantis, Bojan Fazlagic, Claudia Bellini, Carlo Palmiero, Isabella Ferrari, Gian Antonio Di Bernardo, Letizia Lazzaretti ed Elisa Bisagno.
I temi trattati dal gruppo di ricerca Unimore hanno spaziato dalla disamina degli aspetti giuridici nel trattamento di dati in ambito educativo, alle tecniche di previsione delle performance e delle criticità formative basati sui comportamenti degli studenti, alle tecniche di raccolta e visualizzazione just-in-time dei dati, ai confronti tra metodologie didattiche innovative e tradizionali, fino alla valutazione del processo didattico e degli apprendimenti.
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(Nella foto il gruppo dei ricercatori modenesi presenti a Roma con al centro il prof. Tommaso Minerva (con gli occhiali) e accanto il prof. Luciano Cecconi)