“La razionalizzazione degli spazi adibiti ad uffici comunali è una necessità, per poter offrire un servizio decisamente migliore alla cittadinanza contenendo, contestualmente, i costi attraverso un risparmio considerevole per le casse comunali: un’operazione che ci ha visto impegnati sin dal primo anno della legislatura”.
Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni risponde alla polemica sollevata da alcuni consiglieri d’opposizione in merito all’accorpamento degli uffici comunali presso la sede unica di viale Alessandrini.
“Sorvolo sulla polemica di chi afferma che si tratti di un trasloco inutile – prosegue il Sindaco – perché basta chiedere al cittadino se per lui è più funzionale andare in un’unica struttura o fare la spola tra Braida, via Rocca, via Fenuzzi e viale Matteotti. Si tratta di una struttura che ha ospitato fino a poco tempo fa l’Ausl: chi dice che con duecento dipendenti comunali ci sarà un problema di parcheggi forse non sa di cosa sta parlando. Tra l’altro si otterrà la riqualificazione di un edificio che difficilmente si potrebbe pensare di recuperare ad altri fini, evitando così la nascita di un nuovo fabbricato abbandonato, alle porte del centro storico con tutti i benefici, anche per il tessuto economico del centro, che comporta.
Vorrei concentrarmi sulle cifre che vengono definite folli: in realtà si tratta di un investimento realizzato proprio in considerazione delle difficoltà economiche del Bilancio comunale; una razionalizzazione che, oltre a servizi più efficienti, porterà enormi risparmi nel medio termine al bilancio del Comune di Sassuolo.
I 4,5 milioni di euro, costo dell’acquisto, verranno pagati per il 60% con la permuta di immobili comunali già individuati ed inseriti nell’offerta per un ammontare complessivo di €2.703.000.
Per il restante 40%, così come la spesa necessaria alla sistemazione dell’immobile, verrà acceso un mutuo. La cifra per la sistemazione dell’immobile, comprensiva anche delle spese di trasloco, è stata prudenzialmente stimata in 5 milioni: puntiamo a spendere decisamente meno anche perché sarà oggetto di gara pubblica e, quindi, di un sensibile ribasso.
Solo di affitti, che naturalmente a trasloco avvenuto il Comune non pagherà più, l’Amministrazione comunale spende, ogni anno, oltre 250.000 € (222.829 per i Quadrati, 31.149 per il Centro per l’impiego), a cui aggiungendo le spese condominiali si arriva a circa 300.000 €.
Già facendo questi rapidi conti si capisce come, solo di affitti e spese condominiali non più pagati, si risparmierà rispetto alla rata del mutuo. Senza contare l’efficientamento energetico che, una struttura sistemata secondo i più moderni sistemi, porterà: solo di energia elettrica, riscaldamento e manutenzioni si pensa di risparmiare, con una stima molto prudenziale, circa 100.000 € l’anno.
Naturalmente – prosegue il Sindaco – potrebbe sorgere un problema durante il periodo necessario alla sistemazione dell’immobile, prima del trasloco definitivo, in cui potremmo essere costretti a pagare sia gli affitti che la rata del mutuo. Per questo motivo, come chiarito in commissione, si stanno studiando formule di parternariato tali per cui il Comune entrerebbe in possesso dell’immobile solamente a lavori ultimati e, quindi, solo da allora inizierebbe a pagare. Se malauguratamente queste soluzioni non potessero essere applicabili, si tratterebbe di una spesa in più, è vero, ma solo di un anno o al massimo due: poi parleremmo solamente di risparmio e servizi migliori ai cittadini.
Qualcuno, tra chi ora grida alla spesa inutile, aveva proposto il vecchio ospedale di Sassuolo. Anche a me – conclude il Sindaco – la struttura sarebbe piaciuta di più, ma in quel caso davvero si sarebbero spese cifre astronomiche, tra i 15 e i 18 milioni di €”.