All’anagrafe disoccupati di fatto, secondo le indagini dei carabinieri della stazione di Casalgrande dove i tre vivono, gestivano un’autonoma attività di compravendita di stupefacenti nella piazza del paese che, seppur non li vedeva essere tra loro collegati nell’illecita attività, in qualche modo si “passavano” i clienti che non riuscivano a soddisfare. I militari, al culmine di una mirata attività antidroga culminata con l’esecuzione delle perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura reggiana concorde con gli esiti investigativi, hanno portato alla luce l’illecita attività dei tre ora finiti nei guai.
Con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della stazione di Casalgrande hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne, un 30enne e un 55enne, tutti disoccupati residenti in paese. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, eseguite con l’ausilio di unità cinofile del nucleo cinofili carabinieri di Bologna, i carabinieri hanno sequestrato materiale per il confezionamento che suffraga illecita attività e, nell’abitazione dei due più giovani, modiche quantità di cocaina, marijuana ed hascisc.
A loro i carabinieri sono risaliti nell’ambito di una mirata attività di monitoraggio di giovani consumatori e, stando a quanto emerso, da qualche anno erano dediti allo spaccio di stupefacenti. Nel caso di una ragazza tossicodipendente, che in droga ha dilapidato alcune decine di migliaia di euro, la cessione di stupefacenti avveniva da circa 3 anni.
Raccolti tutti gli elementi a loro carico i carabinieri hanno segnalato l’illecita condotta alla Procura reggiana che condividendo con le risultanze investigative ha emesso i decreti di perquisizione nelle abitazioni dei tre indagati.