Con l’obiettivo di promuovere interventi a sostegno della responsabilità sociale di impresa, la Città metropolitana rinnova anche per il 2018 l’invito alle aziende ad iscriversi all’Albo metropolitano delle Aziende inclusive.
L’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse all’inserimento nell’Albo è stato pubblicato in questo giorni e le richieste dovranno pervenire entro il 31 dicembre 2018. Una volta esaminate dalla commissione di valutazione, quelle ritenute idonee saranno inserite nell’Albo e avranno in concessione l’uso del logo Aziende inclusive che ne certifica i requisiti.
In seguito alla pubblicazione del primo avviso, scaduto a fine 2017, ad oggi risultano iscritte all’Albo 41 imprese, Palazzo Malvezzi con questa seconda edizione prosegue quindi il proprio sostegno alla cultura della Responsabilità sociale di impresa, impegno confermato anche con la sottoscrizione del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale.
Questi i requisiti richiesti alle aziende per l’inserimento nell’Albo:
- iscrizione alla Camera di Commercio
- aver assolto (o non essere assoggettato) agli obblighi ex l. 68/99
- operare sul territorio dell’area metropolitana bolognese
- essere in regola per gli aspetti contributivi nei confronti dell’INPS e INAIL
- rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del d.lgs.vo 81/2008 e s.m.i.
- non avere effettuato licenziamenti, salvo quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative, nei 12 mesi precedenti l’attivazione dell’inserimento del soggetto svantaggiato
- avere attivato almeno un processo aziendale di tipo inclusivo, in riferimento a persone in condizione di svantaggio, quali assunzioni, stage o tirocini
- essere consapevole delle responsabilità penali di cui all’art. 76 del DPR n. 445/2000 derivanti da dichiarazione mendace e di esibizione di atti falsi o contenenti dati non rispondenti a verità.
Il regolamento prevede che annualmente siano stabilite le categorie di soggetti riconosciuti “in condizione di svantaggio”, che andranno eventualmente ad integrare quelle riconosciute dalla normativa vigente: invalidi fisici, psichici e sensoriali; soggetti in trattamento psichiatrico o ex degenti di ospedali psichiatrici; tossicodipendenti e alcolisti; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; persone condannate o internate in istituti penitenziari ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno.
Consulta l’avviso e il regolamento