Oltre mille bambini dei nidi e delle scuole d’infanzia modenesi continueranno a frequentare i loro asili anche nelle prime due settimane del mese di luglio. Per garantire il servizio, che è stato richiesto dalle famiglie e annunciato dall’Amministrazione, è stato raggiunto un accordo sindacale per il personale delle strutture comunali mentre per quelle della Fondazione Cresci@mo, dove l’accordo non è stato possibile, è stato già aperto un bando per individuare personale educativo esperto a tempo determinato.
Lo ha detto l’assessore alla Scuola Gian Pietro Cavazza rispondendo oggi, giovedì 25 maggio, in Consiglio comunale all’interrogazione presentata da Elisabetta Scardozzi, Movimento 5 stelle, per sapere per quanti bambini è stato richiesto il prolungamento estivo; il numero di scuole che offriranno il servizio; in che modo saranno coperti i posti mancanti nelle scuole della Fondazione Cresci@mo; che tipo di servizio sarà offerto e come sarà garantita la continuità educativa; come mai sia stato avviato un percorso senza verificarne prima i presupposti, arrivando a raccogliere le iscrizioni senza avere un assetto definito.
Nella risposta, l’assessore Cavazza ha specificato che i bambini ammessi al prolungamento estivo nei nidi sono 476 in 29 strutture sulle 33 coinvolte (le altre non hanno raggiunto il numero minimo di 12 iscrizioni, necessario per attivare il servizio). Sono invece 584 i bambini iscritti anche a luglio nelle 25 scuole d’infanzia (sulle 26 coinvolte, una comunale non ha raggiunto il minimo delle iscrizioni) dove sarà attivato il servizio: 11 comunali, 10 della Fondazione Cresci@amo e 4 convenzionate o in appalto. Tutte le strutture dove sarà attivato il servizio, se ci sono posti disponibili, continueranno a ricevere le iscrizioni anche fuori termine.
Come ha spiegato Cavazza, il servizio di prolungamento estivo “si caratterizza per la continuità con l’esperienza precedente del normale calendario scolastico, dal momento che prevede la frequenza all’interno della stessa struttura frequentata durante l’anno, con i propri compagni, negli ambienti noti e con una scansione della giornata consolidata. Alcuni elementi di discontinuità verranno valorizzati come opportunità e peculiarità del servizio estivo, e sono gli elementi dati dalla composizione dei gruppi di bambini che vedono insieme età diverse e che suggeriscono attività legate alla relazione e alla socializzazione, oltre all’opportunità di valorizzare e dare centralità ai giochi che possono essere organizzati grazie al clima e agli spazi a disposizione”.
Non soddisfatta della risposta la consigliera Scardozzi che ha apprezzato la volontà di dare ascolto alle esigenze delle famiglie ma ha replicato che “prima di far partire un servizio, l’Amministrazione avrebbe dovuto essere sicura di avere il personale necessario. In questo modo – ha detto – viene meno anche la continuità didattica”.