L’amministrazione comunale di Finale Emilia non intende assolutamente far chiudere attività commerciali, tantomeno quelle che svolgono anche una funzione di utilità sociale. Ritiene, tuttavia, doveroso permetterne l’esercizio nella assoluta legalità e trasparenza, salvaguardando e tutelando i beni del Comune, sia dal punto di vista economico sia da quello patrimoniale, perché sono beni di tutta la cittadinanza.
È l’Organo di Revisione del Bilancio 2015 che, riguardo la gestione del patrimonio Comunale, invita l’amministrazione ad essere più attenta ed efficiente, con l’obiettivo di contenere le spese.
Il Collegio – si legge nella relazione dei Revisori di settembre 2016 – ritiene che allo stato attuale, non siano perseguiti gli obiettivi di economicità e di sana gestione del Patrimonio dell’Ente.
“A proposito della vicenda del Bar del Quartiere Ovest – spiega il sindaco di Finale Emilia, Sandro Palazzi – ribadisco che abbiamo agito correttamente, con atteggiamento perfettamente in linea con le leggi e i regolamenti, a totale tutela dei cittadini finalesi e senza nessun pasticcio. È alquanto curioso che forze politiche che si dichiarano a difesa della legalità e della trasparenza, mettano ora in dubbio le procedure che è necessario adottare per l’assegnazione corretta delle strutture pubbliche”.
Sono infatti le norme vigenti che hanno costretto l’amministrazione – allo scadere, il 31 dicembre scorso, della convenzione con il precedente gestore Circolo Ricreativo Culturale Quartiere Ovest – a seguire il percorso dell’affidamento mediante procedura ad evidenza pubblica dell’immobile adibito a bar del Quartiere Ovest. Si è scelto di scindere l’affidamento del bar da quello del Circolo del quartiere perché per quest’ultimo era necessario procedere alla regolarizzazione, in particolare alla presa in carico e all’accatastamento delle strutture esistenti sull’area verde che non erano state effettuate dalla precedente amministrazione.
L’importo previsto nel bando (7.678,00 euro più l’Iva di legge) è stato calcolato dagli uffici comunali competenti facendo una media tra le quotazioni della banca dati dell’Agenzia delle Entrate per immobili commerciali, relative al primo semestre 2012, (6,60 euro mensili al metro quadrato) e la valutazione che è stata fatta per il bar del bocciodromo di Massa Finalese, per il quale vale però il vincolo di non essere aperto al pubblico ma solo agli utilizzatori dell’impianto sportivo (3,75 euro mensili al mq).
La decisione della Giunta municipale è stata quella di adottare un prezzo intermedio tra questi due (4,50 mensili al mq), considerato congruo in considerazione alla destinazione d’uso del locale.
“Abbiamo ritenuto doveroso garantire l’assoluta trasparenza e imparzialità della procedura – conclude il sindaco Palazzi – e, personalmente, mi rammarico che fino ad oggi non sia stato possibile far proseguire l’attività di una struttura che è un punto di riferimento per tanti finalesi. Il bar è attualmente chiuso, in attesa di poterlo riaprire. Mi auguro davvero che si possa dare continuità alla gestione di una così importante attività alle condizioni proposte nel Bando, anche tramite l’affidamento diretto, così come prevede la legge, senza stravolgerne le parti sostanziali”.