L’entrata in vigore del Testo Unico del vino è un concreto passo avanti nella semplificazione che lascia agli imprenditori tempo e risorse per dedicarsi alla gestione dell’impresa. E’ il commento del Presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi, all’entrata in vigore oggi della “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”.
Non era più possibile che un imprenditore perdesse 100 giornate di lavoro ogni anno per dedicarsi agli adempimenti burocratici. La nuova norma, che taglia del 50% il tempo da dedicare alla carta, è uno strumento indispensabile per le imprese agricole che hanno bisogno delle condizioni e dei mezzi adatti per fare reddito nella piena libertà delle scelte imprenditoriali – ha detto Vincenzi.
Il cosiddetto Testo Unico del vino porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche per i vini a Igp e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.
Adesso la palla passa al Ministero delle Politiche agricole che dovrà mettere mano ad alcuni decreti applicativi al fine di rendere completamente operative le semplificazioni stabilite nel Testo Unico. In tal senso Coldiretti Modena auspica che nella revisione dei decreti applicativi si dia assoluta priorità all’adeguamento delle disposizioni sui controlli e la certificazione dei vini a Denominazione di Origine e Indicazione geografica e alle norme per la gestione del potenziale produttivo, al fine di mettere a regime lo sportello unico degli adempimenti e evitare la duplicazione inutile delle attività di controllo.
Il settore vitivinicolo a Modena conta oltre 3500 aziende vitivinicole che su 6.500 ettari di vigneto producono 1.100.000 ettolitri di vino e tengono altro il nome di Modena nel mondo con il Lambrusco (che gode del riconoscimento di ben di tre denominazioni di origine DOP, Sorbara, Castelvetro e Salamino) oltre al vino “Modena DOP” e le due denominazioni IGP (indicazione geografica protetta) del “Bianco di Castelfranco Emilia” e “dell’Emilia”.