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La Rete dei Musei Universitari ha ora un suo portale web

cs-retemuseiLa prima Rete dei Musei Universitari italiani (www.retemuseiuniversitari.unimore.it) ora ha un suo portale, realizzato anche in versione inglese per evidenziarne la rilevanza internazionale di questa iniziativa, che ha portato tante realtà museali ad unirsi per fare sistema e valorizzare al meglio l’enorme patrimonio di testimonianze, reperti e documenti conservati presso le strutture accademiche.

Il portale, presentato martedì 29 novembre a Modena, alla presenza del Rettore Unimore prof.  Angelo O. Andrisano e della coordinatrice delle Rete dei Musei Universitari prof.ssa Elena Corradini, docente di Museologia a Unimore, è l’esito di un progetto di accordo di programma avviato nel 2013, finanziato dal MIUR nell’ambito della legge per la diffusione della cultura scientifica, e fa seguito alla costituzione nel 2012 di una Rete, che coinvolge i Musei di dodici Università (Bari, Cagliari, Chieti-Pescara, Ferrara, Firenze, Modena-Reggio Emilia, Parma, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salento, Siena, Tuscia con il coordinamento di Modena e Reggio Emilia).

All’iniziativa di presentazione sono intervenuti anche in rappresentanza degli altri Atenei: prof. Antonio Felice Uricchio, Rettore Università di Bari; prof.ssa Micaela Morelli, Pro Rettore delegato per la ricerca Università di Cagliari; prof. Carmine Di Ilio, Rettore Università di Chieti-Pescara; prof. Enrico Deidda Gagliardo, Pro Rettore vicario Università di Ferrara; prof. Giovanni Pratesi, Direttore Museo di Storia Naturale Università di Firenze; prof. Luca Trentadue, Delegato del Rettore per il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Parma; prof.ssa Cristina Galassi, Direttore del CAMS (Centro di Ateneo Musei Scientifici) Università di Perugia; prof.ssa Tiziana Pascucci, Pro Rettore per il Diritto allo Studio e la Qualità Didattica Università “La Sapienza” di Roma; prof. Antonio Lucio Giannone, Delegato  al Sistema bibliotecario e al Sistema museale Università del Salento; dott. Davide Orsini, Direttore Centro servizi di Ateneo per la Tutela e la valorizzazione dell’antico patrimonio scientifico senese (CUTVAP) Università di Siena; prof.ssa Anna Maria Fausto, Pro Rettrice vicaria Università della Tuscia.

I musei e la sperimentazione delle schede di catalogo per i beni naturalistici in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero Beni Attività Culturali e Turismo.

I 64 musei, le 38 collezioni ed i 9 Orti Botanici/erbari della Rete dei Musei Universitari, dopo aver monitorato le loro considerevoli collezioni, hanno attivato una collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero Beni Attività Culturali e Turismo per catalogare gli esemplari più significativi utilizzando dei tracciati delle schede di catalogo attraverso il SIGECweb (Sistema Informativo Generale del Catalogo su web), finalizzato alla realizzazione del Catalogo nazionale del patrimonio culturale. Sono stati catalogati circa 28.000 esemplari, reperti, oggetti strumenti riferibili a 7 macroaree disciplinari declinabili in 17 aree.
Paesaggi, ambiente, storia della strumentazione scientifica, storie per contestualizzare oggetti/reperti sul portale web della rete.

Nell’ambito delle molteplici collezioni la selezione degli oggetti/reperti che sono stati catalogati, riferibili alle diverse discipline, è stata effettuata in funzione della loro capacità di trasmettere rilevanti significati in grado di originare possibili percorsi narrativi relativi ai quattro temi generali individuati, ritenuti rilevanti per la valorizzazione dei musei e per l’interesse che possono suscitare in ampie fasce di pubblico, correlandosi ai musei stessi. All’interno dei percorsi realizzati dai diversi Atenei per illustrare questi quattro temi gli oggetti/reperti vengono documentati dalle schede di catalogo che, estratte dal Catalogo nazionale del patrimonio culturale in cui sono state inserite attraverso il SIGECweb, ne forniscono accurate descrizioni scientifiche.

La contestualizzazione degli oggetti/reperti nell’ambito dei diversi percorsi realizzati dai musei della Rete sui quattro temi generali e la loro fruizione on-line vuole essere di stimolo a visitare i musei e di aiuto a tracciare nuove visite sul territorio e nuove modalità di esplorare le collezioni.

Questo approccio narrativo alle informazioni è fondamentale per accrescere l’attrattività dei musei e delle loro collezioni, descrivendo le modalità con le quali un oggetto/reperto si collega ad altri, a luoghi, a persone, a teorie e scoperte scientifiche. Attraverso questa attività di digital storytelling è infatti possibile ampliare e diversificare la comunicazione culturale coinvolgendo sia la sfera emozionale che quella sensoriale.

Per ciascuno dei quattro percorsi tematici è stata realizzata un’interfaccia simile che fornisce diverse modalità di accesso ai differenti menu interattivi sulla stessa pagina. Nella parte alta della pagina web un menu registra le principali aree disciplinari degli itinerari da ciascuna dalle quali si può accedere a una specifica delle varie discipline. Sulla sinistra una mappa interattiva consente di scegliere le aree geografiche relative agli itinerari di ciascuna Università; sulla destra gli itinerari sono raggruppati in una lista che reagisce interattivamente in base alla selezione dell’utente. In fondo alla pagina è presente una linea del tempo che consente un’esplorazione cronologica degli itinerari stessi. In questo modo l’utente è incoraggiato a esplorare i contenuti del portale e a creare relazioni tra loro, manifestando il suo interesse attraverso un’immediata interazione.

Il portale web della Rete consente a pubblici diversi di apprezzare la molteplicità e la varietà dei patrimoni dei Musei Universitari permettendo di migliorare la comprensione di significati e valori di oggetti e reperti attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche, strumenti fondamentali e utili a ricostruire rapporti tra il materiale e l’immateriale e l’invisibile, tra il visitatore che esplora le collezioni e gli oggetti/reperti stessi. In particolare, la sezione dedicata alle storie degli Atenei è significativa per contribuire alla costruzione dei valori identitari delle nostre Università attraverso specifici percorsi dedicati ad alcuni dei più importanti docenti che hanno contribuito alla costruzione e alla diffusione della conoscenza scientifica e a fare diventare le Università importanti centri di ricerca.

 

“I due percorsi tematici, dedicati a paesaggi e ambienti italiani – afferma la prof. Elena Corradini coordinatrice del progetto con la collaborazione del prof. Luigi Campanella della Università “La Sapienza” di Roma – sono molto rilevanti per la contestualizzazione degli oggetti/reperti dei musei, dal momento che in ogni museo sono presenti testimonianze riferibili ai territori di pertinenza, al loro passato e alle loro modificazioni. I reperti dei musei sono infatti stati scelti dai rispettivi musei per rappresentare le specificità dei diversi ambienti e paesaggi. Molto significativa è anche la terza sezione tematica legata alla storia dello sviluppo degli strumenti scientifici: quelli conservati nei musei vengono riletti come testimonianza dell’evoluzione delle diverse discipline. Attraverso il loro inserimento in una dimensione storica, che consente di conoscere e comprendere le scoperte scientifiche in diversi ambiti disciplinari, gli strumenti scientifici sono stati contestualizzati nelle rispettive epoche e aiutano a comprendere come le teorie e le pratiche scientifiche siano cambiate nel corso dei secoli”.

Su questa iniziativa Unimore ospita nella giornata di mercoledì 30 novembre un seminario su “Una nuova sfida per la Rete dei Musei Universitari Italiani: percorsi educativi per l’orientamento al metodo e alla cultura scientifica”, prima tappa del secondo progetto della Rete dei Musei approvato e finanziato dal MIUR nell’ambito della legge sulla diffusione della cultura scientifica. Il seminario si terrà a partire dalle ore 10.00 presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (via Università 4) a Modena che vedrà la presenza di numerosi docenti ed esperti delle università aderenti.

 

I numeri della rete

  • 12 Università
  • 64 Musei, 38 collezioni e 9 Orti Botanici/erbari
  •  Circa 28.000 strumenti, oggetti, reperti catalogati
  • 70 percorsi tematici nel portale web: 18 dedicati agli ambienti, 19 ai paesaggi, 24 alle storie, 9 alla strumentazione scientifica, 24 alle storie e 9 alle storie dell’Università
  • 7 macroaree disciplinari (scienze ambientali, scienze della chimica, scienze della fisica, scienze del cielo, scienze della vita, scienze della Terra, scienze umane)
  • e 17 aree (ecologia, chimica, fisica, astronomia e meteorologia, biologia, medicina e anatomia, agraria, zoologia, botanica, paleontologia, geologia, mineralogia, archeologia, antropologia e paleoantropologia, storia ed economia, storia dell’arte)
















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