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Tiziano Motti: “In Italia negli ultimi anni è cresciuta notevolmente la piaga dell’usura”

Tiziano-Motti_3_autE’ preoccupante il dato relativo all’usura in Italia: negli ultimi 5 anni, l’ammontare degli impieghi bancari alle imprese è diminuito di 104,6 miliardi di euro, mentre il numero di estorsioni e di delitti legati all’usura denunciato dalle forze dell’ordine all’Autorità giudiziaria è aumentato in misura esponenziale. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, analizzando i dati della Cgia di Mestre. Se nel 2011 le denunce di usura erano 352, nel 2013 (ultimo dato disponibile) sono salite a 460 (+30,7 per cento); le estorsioni, invece, sono passate da 6.099 a 6.884 (+12,9 per cento). Nell’ultimo indice del rischio di usura, che da oltre 15 anni la Cgia provvede a calcolare, si sottolinea come tale fenomeno abbia assunto dimensioni preoccupanti soprattutto nel Mezzogiorno. Nel 2014, infatti, la Campania, la Calabria, la Sicilia, la Puglia e la Basilicata sono state le realtà dove la “penetrazione” di questa piaga sociale/economica ha raggiunto i picchi maggiori. Nelle aree dove c’è più disoccupazione, alti tassi di interesse, maggiori sofferenze, pochi sportelli bancari e tanti protesti, la situazione è decisamente a rischio. Rispetto ad un indicatore nazionale medio pari a 100, la situazione più critica si presenta in Campania: l’indice del rischio usura è pari a 155,1 (pari al 55,1 per cento in più della media Italia), in Calabria a 146,6 (46,6 per cento in più rispetto alla media nazionale), in Sicilia si ferma a 145,3 (45,3 per cento in più della media Italia), in Puglia a 136,3 (36,3 per cento in più della media nazionale) e in Basilicata il livello raggiunge quota 133,2 (33,2 per cento in più della media Italia). La realtà meno “esposta” a questo fenomeno invece è il Trentino Alto Adige, con un indice del rischio usura pari a 47,6 (52,4 punti in meno della media nazionale). Anche la situazione delle altre 2 regioni del Nordest è relativamente rassicurante: il Friuli Venezia Giulia, con 72,8 punti e il Veneto, con 73,2 punti, si piazzano rispettivamente al penultimo e terzultimo posto della graduatoria nazionale del rischio di usura.

 

 

















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