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Samboro sceglie il modello Sacmi-Toyota Material Handling Italia

Sacmi-ToyotaUna rivoluzione nella gestione degli ordini e del magazzino che consente, anche nel settore ceramico, di realizzare il sogno della produzione “just in time”. È l’obiettivo di Samboro, top player guatemalteco del settore e tra i principali protagonisti dell’industria ceramica centroamericana, che ha scelto il nuovo modello di gestione logistica del magazzino targato Sacmi-Toyota Material Handling Italia.

Generare efficienza attraverso la minimizzazione degli stock a magazzino e del time wastage connaturato alla tradizionale gestione degli ordini e dei processi produttivi è il principale vantaggio di questo modello che, ad un anno dall’ufficializzazione della partnership commerciale tra il Gruppo Sacmi – leader mondiale nella produzione di macchine per la ceramica – e Toyota Material Handling Italia, specialista in soluzioni di material handling, mostra appieno la propria validità come risposta alle nuove esigenze del comparto ceramico: produrre esattamente quanto il mercato richiede, nei tempi e nei modi in cui lo richiede, evitando allo stesso tempo il “gigantismo” delle aree di stoccaggio, fino a ieri unica risposta possibile per rispondere con dinamismo alle esigenze del mercato.

“Sfruttando la lunga esperienza di Sacmi nel settore della ceramica e le consolidate competenze di Toyota Academy nell´analisi dei processi e della Divisione Logistics Solutions di Toyota Material Handling Italia nella progettazione di sistemi logistici integrati, è stato possibile mettere a punto per Samboro un modello gestionale capace di rispondere a quella che è oggi una delle più pressanti sfide del settore ceramico – spiega Stefano Cudicio,  della Divisione Logistics Solutions di Toyota Material Handling Italia e membro del gruppo di lavoro congiunto Sacmi-Toyota – cioè la minimizzazione del magazzino del prodotto finito”.

Negli ultimi anni infatti, utilizzando i tradizionali metodi produttivi e nel tentativo di far fronte alle richieste del mercato, le aree destinate allo stoccaggio nelle industrie ceramiche avevano spesso raggiunto dimensioni decisamente superiori rispetto a quelle dedicate alla produzione, con conseguenti inefficienze e incrementi di costi. “Il prodotto ceramico – spiega Manlio Timoncini, della Divisione Ceramica di Sacmi e responsabile, insieme a Stefano Cudicio, del gruppo di lavoro congiunto Sacmi-Toyota – trova e troverà sempre la propria valorizzazione nella qualità intrinseca del prodotto e nell’esaltazione delle caratteristiche estetiche. Proprio per questo occorre attrezzarsi sia sotto il profilo tecnologico sia organizzativo, per far fronte al grande dinamismo della domanda, alle continue evoluzioni nei gusti e nelle richieste dettate dalle innovazioni proposte dai designer, offrendo risposte personalizzate e differenziate a seconda del cliente, del contesto culturale, della fascia di mercato”. Fronteggiare, in sostanza, cicli di vita del prodotto ceramico sempre più brevi e un mercato dove a dettare modalità e tempi di sviluppo prodotto e gestione degli ordini non è più il produttore ma esclusivamente il cliente finale.

Ma cosa prevede, in concreto, il modello? “Il sistema per l´ottimizzazione logistica del magazzino del prodotto finito “yard” (a terra e in esterno) ideato per Samboro – spiegano i responsabili del gruppo di lavoro Sacmi-Toyota Material Handling Italia – consente di ridurre il numero delle movimentazioni, aumentando il livello di servizio e abbattendo i costi di gestione”. Rovesciando le tradizionali logiche di prelievo e preparazione degli ordini, la soluzione “si basa sul concetto `merce a uomo´, per cui sono i carrellisti a muoversi nell’area di stoccaggio e a portare la merce al personale addetto al prelievo, che invece rimane fermo nell´area spedizioni. In tal modo si riesce a generare efficienza a tutti i livelli, riducendo tempi, costi e spazi occupati, minimizzando gli errori in fase di prelievo, incrementando i livelli di sicurezza e la tracciabilità lungo tutto il processo”.

Parte di una vera e propria “filosofia organizzativa”, ispirata al Toyota Way, valida, in linea di principio, per i più diversi settori produttivi e merceologici – il celebre “Toyota Production System”, internazionalmente riconosciuto –  il modello proposto a Samboro è stato adattato alla natura ed alle esigenze della produzione ceramica. In particolare, nota Stefano Cudicio, “abbiamo fortemente verticalizzato, cioè adattato alle esigenze sia della produzione sia del cliente finale, una soluzione già proposta con successo nei settori plastics e food&beverage, ossia l’avanzato software di supervisione I_Log (Intelligent Logistics) capace di interfacciarsi con tutte le fasi della produzione e della gestione degli ordini, tracciando quindi in tempo reale il profilo del magazzino”. Per questo, vista anche l’adattabilità del modello a situazioni e tecnologie diverse, con sottosistemi logistici capaci potenzialmente di coprire l’intero processo, “quello realizzato in Samboro – e riguardante il magazzino prodotti finiti – appare solo il primo passo, in un’ottica kaizen, di una rivoluzione organizzativa il cui risultato è una produzione totalmente di tipo ‘make to order’, in cui gli stock a magazzino, considerati come “muda”, sono minimizzati o, addirittura, eliminati”.

Uno scenario, dunque – quello proposto da Sacmi-Toyota Material Handling Italia ai top player dell’industria ceramica internazionale – dove a generare valore sono non solo macchinari e tecnologie all’avanguardia, ma anche l’implementazione di modelli logistici integrati, un cambiamento che, come tutte le rivoluzioni, parte dagli uomini e dai processi, l’efficienza e l’efficacia dei quali si riflette, inevitabilmente, sulla qualità e competitività dei prodotti.

















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