Al Teatro Duse di Bologna martedì 16 febbraio arriva la danza de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Fondati nel 1974 da un gruppo di appassionati di danza che si divertivano a mettere in scena in modo scherzoso il balletto classico tradizionale presentandolo in parodia e en travesti, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo presentano i loro primi spettacoli Off-Off-Broadway a tarda sera. Ben presto, i Trocks conquistano il consenso del pubblico e della critica. A metà del 1975, il loro amore nei confronti della danza, il loro approccio comico e la scoperta che gli uomini riescano a danzare sulle punte senza cadere rovinosamente a terra, viene notato oltre New York.
Fin dagli inizi i Trocks si affermano in tutto il mondo come un nuovo fenomeno nella danza e partecipano a numerosi festival di danza in tutto il mondo. Hanno partecipato a Festival di danza in giro per il mondo, tra cui: Bodrum (Turchia), Bogota, Olanda, Finlandia, San Luis Potosi (Messico), Madrid, Montreal, New York, Parigi, Lione, Spoleto, Torino e Vienna. Le numerose tournée dei Trocks ottengono ovunque un enorme successo di pubblico e critica.
La Compagnia si è esibita in oltre 49 Paesi e in 600 città in tutto il mondo a partire dalla sua fondazione nel 1974. In tutti questi anni lo scopo originario de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo non è cambiato. La Compagnia è sempre e comunque formata da ballerini (uomini) professionisti che si esibiscono nel vasto repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale.
L’aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando le caratteristiche tipiche della danza rigorosa. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili – con i loro corpi pesanti che delicatamente si bilanciano sulle punte come cigni, silfidi, spiritelli acquatici, romantiche principesse, angosciate donne Vittoriane, ecc. – valorizza lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più esperto che quello meno preparato.
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Dopo il grande successo di pubblico al Teatro Duse di Bologna del 2015 e dopo i Sold Out di Londra, Berlino, Roma, Adelaide, Firenze, Vilnius, Edimburgo, Milano, São Paulo e Madrid ritorna a grande richiesta per una data straordinaria Silvia Gallerano in La Merda di Cristian Ceresoli.
L’opera che ha scioccato e meravigliato il mondo al Festival di Edimburgo 2012 vincendo, tra gli altri, il Fringe First Award for Writing Excellence per la scrittura a Cristian Ceresoli, il The Stage Award for Acting Excellence per l’interpretazione a Silvia Gallerano e l’Arches Brick Award for Emerging Art registrando il tutto esaurito sia nel 2012 che nel ritorno al festival del 2013, proseguendo con il successo di pubblico e critica in tutto il mondo, con Edimburgo, Copenhagen, Roma, Madrid, São Paulo, Milano, Glasgow, Berlino, Vilnius and Adelaide e il West End di Londra con quattro anni consecutivi di tutto esaurito, nonostante una sottile e persistente censura, in particolare in Italia.
Il “brutale, disturbante e umano” testo sulla condizione umana già tradotto in numerose lingue di Cristian Ceresoli è stato considerato “straordinario” dal Times così come l’interpretazione “sublime e da strapparti la pelle di dosso” di Silvia Gallerano definita “straordinaria” dal Guardian. si manifesta come uno stream of consciousness dove si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà. Si tratta di un clamoroso fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e che viene seguito quasi come un concerto rock. Un poetico flusso di coscienza sulla condizione umana premiato fin dai suoi esordi, all’estero più che dentro i confini nazionali – dove accadono ancora episodi di censura, come quello accaduto a Torino dove nelle scorse settimane la società dei trasporti ha rifiutato di esporre i materiali promozionali dello spettacoli a causa del suo titolo -, dove per altro continua a inanellare straordinari successi di botteghino. La Merda ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango, ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini all’affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo, secondo Pasolini, ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza.
Informazioni e prenotazioni: Via Cartoleria, 42 Bologna 051 231836 – biglietteria@teatrodusebologna.it (dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli) – www.teatrodusebologna.it