Alcune settimane fa anche il nostro comprensorio, come tutta la pianura padana, è stato oggetto della “emergenza smog” con ripetuti sforamenti dei limiti di inquinamento dell’aria (in primis le famigerate PM10) che – come ci ricordano autorevoli studi e l’OMS – provocano seri danni alla salute e migliaia di morti premature ogni anno.
Se da un lato sono certamente necessari provvedimenti seri a livello nazionale/regionale per affrontare il problema, è però evidente che un contributo determinante può e deve arrivare anche a livello locale.
Nei prossimi mesi i comuni lavoreranno alla redazione del “Piano Urbano Mobilità Sostenibile” (PUMS) a livello distrettuale.
Come Legambiente riteniamo che questa sia una irrinunciabile occasione per cambiare finalmente direzione e approccio ai problemi della mobilità e ai relativi impatti ambientali e sulla salute.
E’ infatti innegabile che, anche a livello locale, l’automobile e il trasporto su gomma occupano un ruolo centrale nella programmazione e negli investimenti, relegando al trasporto pubblico e mobilità ciclopedonale le briciole.
Chiediamo con forza un cambio di visione e di approccio nel PUMS che ponga finalmente – con i fatti e non solo a parole – al centro dell’attenzione e degli investimenti il trasporto pubblico, la mobilità ciclopedonale e una nuova logistica delle merci incentrata sul ferro.
Chiediamo che nel PUMS e nelle politiche dei comuni vengano inseriti obiettivi concreti – che siano quantificabili e verificabili – relativamente a:
- Riduzione percentuale di quote di mobilità dell’automobile e contestuale spostamento su trasporto pubblico e mobilità ciclopedonale;
- Spostamento di quote del trasporto merci dalla gomma alla ferrovia e riorganizzazione della logistica che incentivi e consenta la riduzione/accorpamento degli spostamenti interni al comprensorio;
- Abbandono definitivo dei progetti che contrastano palesemente con tali obiettivi, in primis l’inutile e devastante bretella autostradale Campogalliano Sassuolo, prevedendo il dirottamento dei finanziamenti pubblici verso il trasporto pubblico e una nuova logistica delle merci;
- Porre finalmente al centro dei Piani degli Investimenti dei comuni la riorganizzazione e il potenziamento del trasporto pubblico, interventi per la riduzione della velocità nei quartieri (zone 30 km/h), il potenziamento e miglioramento della rete ciclopedonale, l’istituzione di zone pedonali e/o di parcheggi a pagamento nei centri storici, il miglioramento della classe di efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.
In assenza di un impegno forte, coerente e coraggioso sul tema mobilità, continueremo a ritrovarci con periodiche “emergenze smog” e con i conseguenti gravi danni alla salute dei cittadini.
(Circolo Legambiente “Chico Mendes”)