Ambizioso progetto con lo scopo di tutelare il patrimonio culturale e di riportare alla luce il fascino delle pellicole che hanno fatto la storia, Il Cinema Ritrovato, rassegna realizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, approderà al Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano dal 20 gennaio fino 17 febbraio con un ciclo di cinque incontri dedicati ai grandi classici riportati, attraverso la tecnologia digitale, a uno splendore e una nitidezza visiva mai raggiunti prima. Titoli leggendari, indimenticabili interpreti e una varietà di generi e storie che soddisferà anche i palati più raffinati: dalle città oniriche di Federico Fellini fino alle atmosfere horror di Friedrich Wilhelm Murnau, dall’ironia dissacrante e geniale di Charlie Chaplin al cinema espressionista di Fritz Lang, passando per i cowboy solitari di Sergio Leone e le melodie di Ennio Morricone. Questo dunque il ricco programma che il Mac Mazzieri proporrà ai suoi spettatori ogni mercoledì sera a partire dalle ore 21, un’iniziativa culturale a misura di tutti, dai cinefili ai semplici curiosi, dagli amanti dei vecchi film ai giovani spettatori che potranno così avere il privilegio di scoprire per la prima volta dei capolavori assoluti direttamente sul grande schermo.
Ad inaugurare la rassegna, mercoledì 20 gennaio, sarà Metropolis (1927) di Fritz Lang, capostipite del genere fantascientifico e incentrato sulla fantasia distopica di un mondo verticalmente diviso tra l’avveniristica città dei potenti e il sottosuolo abitato da una forza lavoro ridotta quasi in schiavitù. Straordinari effetti speciali, trecento giorni di riprese, trentaseimila comparse, cinquecento grattacieli di settanta piani e l’ambigua protagonista Maria, vergine e androide, contribuiscono a fare di Metropolis: “uno dei film più stupefacenti dell’espressionismo tedesco”. Motivo di sconcerto per il pubblico dell’epoca, è diventato presto un film d’impatto inesauribile sull’intera storia del cinema, capace di nutrire ogni nuova visione ‘assolutamente moderna’, fino a Brazil, a Blade Runner e ad Avatar.
Per il secondo appuntamento, mercoledì 27 gennaio, sarà la volta del grande cinema italiano con Amarcord (1973) di Federico Fellini, la pluripremiata pellicola che racconta la vicenda famigliare dell’amico d’infanzia del regista, Titta Benzi, intorno alla quale pullula un’umanità descritta con tinte grottesche, tenera sensualità e un’ironia al tempo stesso affettuosa e graffiante. L’autore ritorna nel piccolo mondo della provincia, ricostruendo gli ambienti della sua adolescenza, e regala al grande schermo una delle immagini più vere del Bel Paese: un’Italia immatura e conformista, succube di un regime ignorante e mistificatore da un lato, o tristemente impotente di fronte alle sue violenze dall’altro.
Tutti gli appassionati di western potranno poi assistere, mercoledì 3 febbraio, a Per un pugno di dollari (1964), girato dal leggendario Sergio Leone e interpretato da Clint Eastwood. Caposaldo del genere spaghetti western e primo capitolo della famosa ‘trilogia del dollaro’, questa pellicola ebbe un enorme successo di pubblico anche grazie alla colonna sonora realizzata da Ennio Morricone. La versione definitiva del film, fortemente condizionata dai problemi di scarso budget e dalle numerose ubicazioni spagnole, presenta una violenta e moralmente complessa visione del Farwest statunitense che è insieme un tributo ai classici western ma, nello stesso tempo, se ne distacca con una prospettiva di assoluta originalità.
Il quarto appuntamento sarà invece uno dei migliori esempi dell’ironia al servizio della riflessione: mercoledì 10 febbraio verrà infatti proiettato Il grande dittatore, di e con Charlie Chaplin, la dissacrante parodia di Adolf Hitler e del movimento nazista tedesco, che nel 1941 ottenne cinque candidature al premio Oscar. Il capolavoro chapliniano, primo film parlato della sua carriera, è un forte inno all’antimilitarismo, nonché una straordinaria sequenza di gag comiche riprese da ogni commediante del mondo: famosissima la scena nella quale Adenoid Hynkel, dittatore di Tomania, gioca con un mappamondo facendolo ondeggiare in aria sino a quando non gli scoppia tra le mani.
L’iniziativa Il cinema ritrovato si concluderà infine mercoledì 17 febbraio con un classico del genere horror e del cinema espressionista tedesco: Nosferatu (1921) di Friedrich Wilhelm Murnau. Dal Dracula di Bram Stoker, la storia intramontabile del non-morto che semina peste, assorbe e spegne le forze vitali finché un sacrificio femminile non farà sorgere l’alba sulla città liberata. Il regista fu denunciato dagli eredi di Stoker e, dopo aver perso la causa per violazione del diritto d’autore, venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola; tuttavia una copia “clandestina” fu salvata dallo stesso regista, e solo grazie a questo escamotage il film è riuscito a sopravvivere e ad arrivare fino ai giorni nostri.
L’Amministrazione comunale di Pavullo nel Frignano ha da quest’anno affidato la programmazione del Cinema Teatro al Circuito Regionale Multidisciplinare dell’Emilia Romagna di ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna.
Informazioni biglietti e abbonamenti:
Ingresso unico: €. 5,00
Abbonamento 5 film a scelta: € 20,00
(valido per tutte le rassegne fino al 30/06/2016)
L’abbonamento sarà in vendita negli orari e giorni di apertura della sala.
Tutti i film inizieranno alle ore 21,00 (spettacolo unico).