L’Autorità nazionale anticorruzione ha espresso il proprio parere negativo, non vincolante, sull’affidamento del servizio pluriennale per la gestione degli impianti tecnologici, manutenzione delle strutture edili, climatizzazione ed energia degli immobili destinati ad attività scolastiche, ad uffici giudiziari, musei, biblioteche e altri immobili di importanza cittadina, appartenenti al patrimonio del Comune di Bologna.
Secondo l’ANAC avremmo dovuto suddividere l’appalto complessivo di tutti gli immobili comunali in più gare singole per assicurare maggiore concorrenza tra gli operatori economici, ma in tal modo avremmo pregiudicato una gestione globale, unitaria ed efficiente, del patrimonio immobiliare.
L’appalto prevede una spesa di oltre 150 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e 38,5 milioni per quella straordinaria per i prossimi 9 anni. Non abbiamo aderito alle convenzioni CONSIP perché le prestazioni offerte non erano in linea con le necessità dell’Amministrazione Comunale. Abbiamo perciò ritenuto conveniente per l’interesse pubblico accorpare in un unico appalto tutti i servizi per una gestione unitaria, che ha consentito ai concorrenti di effettuare proposte di investimento in ambito edilizio con benefici immediati di efficientamento e risparmio energetico.
Il vincitore, infatti, secondo quanto previsto nel contratto, investirà nei primi due anni oltre 11 milioni di euro per la riqualificazione energetica delle nostre scuole e degli altri edifici pubblici, beneficio di cui potrà godere l’intera città.
Diversamente, frazionando l’appalto, queste risorse aggiuntive non ci sarebbero state offerte.
Rimaniamo perciò convinti del buon operato dell’Amministrazione comunale.
Ci riserviamo in ogni caso di valutare le più idonee modalità per rispondere al parere dell’Autorità nazionale anticorruzione”.