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Modena: nuova convenzione per i lavori di pubblica utilità

Muzzarelli-ZanichelliSono 108 i condannati per contravvenzioni al Codice della Strada relative alla guida sotto l’influenza dell’alcool e in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti che hanno potuto scontare la pena impegnandosi in lavori di pubblica utilità presso l’Amministrazione comunale di Modena: dalla Polizia municipale all’Ambiente ai Lavori pubblici. Tutte persone che “hanno dimostrato la volontà di inserirsi positivamente nei settori, partecipando attivamente al lavoro, seguendo le indicazioni fornite e presentandosi puntualmente alla sede di lavoro”, come si evince dalle diverse relazioni elaborate da coordinatori e tutor di ogni singolo percorso.

Da oggi, non soltanto chi ha violato gli articoli 186 e 187 del Codice della strada potrà commutare la pena detentiva e pecuniaria in un prestazione di attività lavorativa non retribuita a favore della collettività. Comune di Modena e il Tribunale hanno, infatti, firmato una nuova convenzione che prevede che il lavoro di pubblica utilità possa essere svolto presso l’Amministrazione comunale, così come in altri enti pubblici, in tutti i casi di messa alla prova con sospensione del processo richiesti dall’interessato e accolti dall’Autorità giudiziaria, come previsto dall’articolo 168 bis del Codice penale.

Si tratta di un’ampia casistica di reati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva, congiunta o alternativa a quella pecuniaria, inferiori a quattro anni – dai delitti contro il patrimonio a quelli contro la pubblica amministrazione, come la violazione di sigilli o l’oltraggio a pubblico ufficiale – su cui comunque si esprimerà il giudice.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del tribunale Vittorio Zanichelli, hanno firmato nei giorni scorsi la convenzione che ha durata triennale; sarà poi il Comando della Polizia municipale a coordinare e verificare l’attività dei singoli imputati. In particolare, la disponibilità dell’Ente dovrà prima essere verificata con la vicecomandante Patrizia Gambarini (patrizia.gambarini@comune.modena.it) e una volta ottenuta, andrà contattato l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (uepe.modena@giustiziacert.it, uepe.modena@giustizia.it) per il programma dei lavori.

La messa alla prova nei lavori di pubblica utilità potrà essere svolta in tutti i settori dell’amministrazione comunale per attività amministrative, anche informatiche, archiviazione, riordino e elaborazione di dati. E in particolare, per il settore Polizia municipale, oltre che per il settore Lavori pubblici e manutenzione, gli imputati potranno essere impiegati in attività tecniche e manuali conservative e manutentive. Per il settore Ambiente e Protezione civile in attività di supporto, logistiche e operative nella gestione delle banche dati e nel settore Politiche sociali in affiancamento al personale tecnico nelle attività amministrative. In ogni caso, si tratterà di lavori di pubblica utilità a favore della collettività e non retribuiti; è a carico dell’Ente l’assicurazione contro gli infortuni, mentre il tipo e la durata del lavoro sarà disposto dal giudice.

L’ALTERNATIVA ALLA PENA

Due le convenzioni tra il Tribunale e il Comune che consentono di commutare la pena in una prestazione di attività lavorativa non retribuita a favore della collettività

Il lavoro di pubblica utilità è una sanzione penale e consiste nella prestazione di un’attività lavorativa non retribuita a favore della collettività. L’attività può essere svolta presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato. L’attività viene svolta presso gli Enti che hanno sottoscritto con il Ministro, o con i Presidenti dei Tribunali delegati apposita convenzione.

Originariamente il lavoro di pubblica utilità era previsto nei procedimenti di competenza del giudice di pace ma successivamente è stato esteso a numerose e diverse fattispecie penali.

Il Tribunale di Modena e il Comune di Modena hanno attivato due convenzioni: la prima per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità quale condanna sostitutiva della pena comminata per i reati previsti dagli articoli 186 e 187 del Codice della Strada; la seconda, firmata nei giorni scorsi per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità come obbligo dell’imputato in stato di sospensione del processo e messa alla prova.

 

Immagine: il sindaco di Modena Muzzarelli e il presidente del Tribunale Zanichelli firmano la convenzione

















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