Il sindacato Cub Scuola di Modena aderisce al presidio dei lavoratori della scuola del 5 maggio in piazza Matteotti alle ore 9. “Chiediamo con forza il ritiro del Disegno di legge sulla scuola e facciamo appello ai lavoratori, agli studenti ma anche ai genitori che vogliono difendere il diritto allo studio dei loro figli a partecipare alla mobilitazione. A partire dalle ore 10 il sindacato Cub, durante il presidio in piazza Matteotti, in conferenza stampa illustrerà quali sono i motivi per cui chiediamo il ritiro del Disegno di legge sulla scuola”.
Il Ddl Renzi conosciuto come “la buona scuola” rappresenta la summa di quanto di peggio i diversi governi, anche quelli sedicenti di sinistra, hanno cercato di imporre alla scuola negli ultimi 15 anni, con un’aggravante: l’intero progetto si basa su una proposta di scambio indecente tra assunzione a tempo indeterminato di un certo numero di colleghi precari e il peggioramento generalizzato della condizione normativa e salariale di tutti i lavoratori della scuola – spiegano gli organizzatori -.
La manovra Renzi sulla scuola istituisce il preside padrone e colpisce a morte la libertà d’insegnamento, raddoppia il finanziamento alle scuole private col meccanismo del bonus fiscale, non restituisce alle scuole pubbliche nulla del tanto che è stato tolto in questi anni, prosegue nel blocco degli stipendi e del contratto nazionale, avvia all’apprendistato le fasce scolastiche più deboli, ridisegna le strutture di governo cancellando collegialità e cooperazione, apre all’intervento dei privati. Si tratta di un progetto compiutamente reazionario, per quanto ammantato di falsa modernità, che non è emendabile e che deve essere sonoramente sconfitto.
Già lo sciopero del 24 aprile scorso ha mostrato come stia crescendo nelle scuole e nelle piazze una forte opposizione. Si tratta ora di proseguire avendo chiari gli obiettivi da raggiungere.
Ricordiamo – aggiungono – che la stabilizzazione dei precari non è una bella pensata di Renzi e Giannini ma la conseguenza necessaria dei moltissimi processi persi dal Governo, in ultimo anche di fronte alla giustizia europea. Per questo è indispensabile SCORPORARE DAL DDL LE IMMISSIONI IN RUOLO e approntare immediatamente un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti necessari a garantire l’ordinato funzionamento della scuola, anche in organico di fatto, con il mantenimento dei diritti acquisiti per chi ha maturato 36 mesi di servizio. Al contempo respingiamo fermamente ogni contropartita! Non accetteremo di scambiare assunzioni doverose con un peggioramento della situazione salariale e della condizione di lavoro che riguarderà tutto il personale perciò non ci fermeremo fino al RITIRO DEL DDL.