A Bologna nuova occupazione del collettivo Hobo, entrato all’alba nello stabilimento degli ex ‘Magazzini del Popolo’, in via Stalingrado, centro commerciale chiuso dal 2011. Il capannone era stato acquistato da Unipol, che ha il centro direzionale vicino. “Contro speculazione, degrado ed Expo” – afferma il collettivo – “Dentro agli Ex Magazzini del Popolo abbiamo trovato divani, sedie, computer, scatoloni. Una montagna di materiali e mobili lasciati a marcire in nome del profitto di pochi”.
“Quando la bolla delle cattedrali del consumo, dei megaeventi e delle grandi opere scoppia, sul territorio restano spazi e infrastrutture abbandonate alla rendita e alla speculazione immobiliare. Di una di queste infrastrutture ci siamo appropriati oggi nel percorso di mobilitazione che ci porta verso la contestazione di Expo il primo maggio a Milano – prosegue Hobo – Si tratta dell’ex-Magazzini del popolo (Via Stalingrado 31), da tempo abbandonati, di recente acquistati dall’Unipol, potente gruppo finanziario, bancario e assicurativo in combutta con il Partito Democratico ……
… Dentro l’ex-Magazzini del popolo abbiamo trovato tante merci, dai letti ai divani, dai mobili ai lampadari, quelle che vengono vendute a prezzi esorbitanti rispetto ai nostri miseri salari (per chi ne ha uno).
Meglio mandarle al macero e lasciare gli spazi marcire piuttosto che permettere che se ne riapproprino i soggetti colpiti dalla crisi. Quei poteri economici e politici sono infatti gli stessi che sono responsabili della crisi, delle nostre condizioni di precarietà e impoverimento, dei debiti che contraiamo per poter studiare o avere una casa.
L’occupazione di oggi vuole innanzitutto essere un’indicazione sociale e politica verso e oltre il No Expo: contro l’esproprio delle nostre vite e dei nostri quartieri, riappropriamoci degli spazi urbani e delle infrastrutture che ci vengono sottratti e lasciati abbandonati dopo lo scoppio delle bolle…”.