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Sassuolo, approvazione Bilanci definitivi SGP 2013/2014: resoconto

Consiglio-Sassuolo-23Intorno alla mezzanotte, al termine di 2 ore e 40 minuti di dibattito, il Consiglio Comunale di Sassuolo, riunito nella seduta serale di giovedì 12 marzo, ha approvato, con i voti favorevoli dei gruppi PD e Lista Civica Pistoni, i voti contrari di Movimento 5 stelle e Sassuolo 2020 e l’astensione di Forza Italia e Sassolesi, i bilanci definivi chiusi al 2013 ed al 2014 di SGP, Sassuolo Gestioni Patrimoniali.

“L’approvazione di questi bilanci – ha affermato il Sindaco Claudio Pistoni introducendo la discussione – rappresenta un atto di grande responsabilità nell’interesse della città. Si tratta di un passaggio fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo primario dell’approvazione del nuovo Piano Concordatario della società, ed il salvataggio della stessa. Salvare SGP, che al suo interno ha non solo il patrimonio ma anche i servizi del Comune, significa infatti salvare il Comune stesso. Questa rimane la strada maestra che vogliamo percorrere, anche se non nascondiamo di stare lavorando ad un piano B, per gestire un’eventuale ipotesi di fallimento, che purtroppo non possiamo escludere in modo assoluto. Per entrambi i bilanci 2013 e 2014 abbiamo voluto muoverci in una cornice di trasparenza e legittimità, comprovata dal parere ‘positivo’ della società di revisione.”

Articolato ed acceso il dibattito che ha anticipato la votazione, con il Movimento 5 stelle che per voce del Consigliere Silvano Rutigliano ha invitato il Sindaco a scegliere “tra ritirare i punti in discussione o presentare le dimissioni”, il gruppo Sassolesi che attraverso il Capogruppo Luca Caselli ha richiamato alle responsabilità anche dei singoli che nel passato “hanno creato, indebitato la società, e mangiato soldi pubblici” ed il gruppo Forza Italia che, attraverso il Consigliere Ugo Liberi ha parlato della società come un “gigante dai piedi d’argilla che difficilmente potrà mantenersi in equilibrio”.

Dai banchi del Movimento 5 stelle, in apertura del dibattito, il Capogruppo Erio Huller ha sottolineato come sotto il profilo delle garanzie “ci si trovi nelle stesse condizioni della seduta precedente del Consiglio che avevano spinto il Sindaco a ritirare i punti, ovvero la mancanza della certificazione da parte della società di revisione”.

Nel merito dei bilanci ha sottolineato “come l’esercizio 2014 sia stato portato in attivo con artifizi contabili, seguendo principi di comodo e non contabili, svalutando il patrimonio, riducendo ammortamenti, ed altre importanti modifiche senza le quali il bilancio stesso avrebbe chiuso in perdita. Inoltre a noi, sulla base di pareri tecnici, risulta impossibile applicare principi contabili del 2014 sul bilancio 2013.

“Di fronte ad una situazione del genere ed a bilanci non certificati  – ha affermato il Consigliere M5S Silvano Rutigliano annunciando anche il voto contrario del gruppo, crediamo che il Commissariamento del Comune sia l’unica via per garantire il controllo e la legalità dei conti. Per questo invitiamo il Sindaco a non esporre il Consiglio ai rischi legati all’approvazione di un bilancio non certificato, ritirando i due punti o rassegnando le dimissioni”.

“Evocare lo spettro del Commissario è una follia assoluta – replica dai banchi del PD il Consigliere Renzo Catucci. Al di la dell’impatto sui conti del Comune e sui servizi, sarebbe la sconfitta della politica che non avrebbe più voce in capitolo di fronte ad una figura chiamata ad operare senza un controllo superiore. Non dimentichiamo i disservizi provocati nel 2013 dalla gestione della società da parte della precedente Amministrazione, che portò anche al distacco delle utenze elettriche. Oggi stiamo portando avanti un piano importante, basato su valori reali della società, su un opera di efficientamento della gestione ed approvando un bilancio per la prima volta in utile, capace di porre le condizioni per superare una situazione difficile”.

Richiama le “responsabilità della politica ma anche dei singoli che hanno creato, indebitato e gestito la società nel passato”, il Capogruppo della lista Sassolesi Luca Caselli: “Coloro che oggi scongiurano l’arrivo del Commissario sono gli stessi che un anno fa, dall’opposizione, lo invocavano. SGP fallirà perché è un’anomalia nel panorama della contabilità e della finanza degli enti locali. Un cancro che dal 2005 ha fatto ammalare anche il Comune. Siamo preoccupati dall’esistenza di un piano B, in caso di fallimento, così come siamo preoccupati dalla presenza in commissione dello stesso consulente chiamato ai tempi della creazione della società e dalle modifiche di un piano concordatario non passate dal Consiglio”.

“Se è vero, come dice il Consigliere Caselli che SGP è una malattia, è anche vero che nei 5 anni in cui era sindaco non solo non è riuscito ad estirparla ma l’ha ulteriormente riempita, trasferendo altri immobili ed indebitata, stipulando altri finanziamenti – ha affermato il Consigliere Susanna Bonettini (PD).  E’ desolante sentire ancora parlare di SGP come fosse un’entità distinta rispetto al Comune, senza considerarla per quello che è, ovvero uno strumento del Comune. Le nostre perplessità rispetto al concordato erano legate ai costi per 1,8 milioni di euro del concordato stesso e al fatto che la procedura potesse essere evitata da una valida proposta di piano industriale e di risanamento. Nel merito delle indagini sul passato, auspico che questa procedano, accertando responsabilità e garantendo che ci le ha avute, paghi”.

Per il Consigliere Pasquale del Neso (PD) è necessario “sgombrare il campo da dubbi e sospetti: I bilanci sono verificati e controllati ed i dubbi sulla legittimità e sulla correttezza contabile sono strumentali. Chi ha accuse da fare con elementi fondati, li presenti agli organismi deputati e non li usi per la propria vetrina politica. SGP e comune sono una cosa sola e allo stato delle cose possono vivere l’una senza l’altra. Per questa la linea tracciata da questa Amministrazione è quella giusta da seguire”.

Invita la maggioranza consiliare a “maggiore coerenza rispetto alle posizioni assunte sul piano concordatario e ad un bagno di umiltà, il Consigliere Claudio Corrado (Lista Sassolesi). Chi oggi appoggia il piano è lo stesso che ieri, quando lo proponemmo noi, lo osteggiò. Noi lo proponemmo e lo sostenemmo perché era l’unica soluzione per salvare la società”.

“In coerenza con ciò che abbiamo sempre detto e fatto, il nostro voto sarà di astensione – ha affermato il Consigliere Ugo Liberi (Forza Italia). Non vogliamo votare contro perché il Concordato in continuità va esattamente nel solco di quanto da noi tracciato nella precedente Amministrazione, ma non possiamo approvare un nuovo piano modificato che non conosciamo e senza garanzie”.

Sempre dai banchi di Forza Italia il Consigliere Cristian Misia parla di “imbarazzante serie di modifiche al bilancio 2014”.

Nell’annunciare il voto contrario della Lista Sassuolo 2020 il Consigliere Giorgio Barbieri segnala come sia “inutile, ai fini della soluzione del problema, il passaggio di un debito legato al mutuo dalla Società al Comune, visto che di fatto sono la stessa cosa. Con artifizi contabili si finge che la società sia sana ma la situazione non cambia. Prima sono stati chiesti sacrifici ai cittadini, con l’aumento al massimo delle tasse, oggi si chiede un sacrificio ai fornitori ma il bilancio è comunque insostenibile”.

“L’attuale amministrazione e l’attuale maggioranza si è inserita in una fase di Concordato già avviato, nella speranza di arrivare ad un’approvazione, per il bene del Comune e dei cittadini – afferma il Consigliere Giuseppina Matozza (Lista Pistoni). L’alternativa sarebbe il fallimento, ed una situazione insostenibile con pesanti ripercussioni”.

“Abbiamo vinto le elezioni e ci assumiamo con coraggio la responsabilità di approvare entrambi i bilanci, consapevoli che quello relativo al 2013 è un bilancio non nostro” – afferma Gino Venturelli (PD).

“Un bilancio, quello del 2013, figlio e specchio della precedente amministrazione che aveva portato la situazione fuori controllo al punto da avere trascinato la Società in tribunale – ha affermato Matteo Mesini (PD). Per noi legalità e trasparenza sono valori imprescindibili. Per questo vorremmo illustrare ai cittadini, in incontri pubblici, i bilanci che andiamo ad approvare”.

Replicando agli interventi e chiudendo il dibattito il Sindaco Claudio Pistoni si è soffermato su quattro punti principali: La certificazione dei bilanci, “che abbiamo voluto su base volontaria, per avere maggiore certezza che i bilanci stessi siano veritieri rispetto alla situazione data, ovvero quella legata ad una procedura concordataria in essere e che deve ancora avere l’omologa. Una tutela che abbiamo voluto tanto più rispetto al bilancio 2013 che al momento del nostro insediamento, non era ancora stato approvato”.

“Le modifiche al bilancio 2014, e la chiusura in utile non sono frutto di artifizi ma del lavoro svolto dalla società di revisione che non si è limitata a rilevare gli errori ma anche a sistemarli. I principi contabili ai quali si fa riferimento sono quelli che riguardano esplicitamente il Comune, usciti nel 2014 ed in vigore del 2015, cosa ben diversi da quelli che interessano le società private”.

Nel merito del finanziamento da 26 milioni che il Comune si sarebbe accollato nell’ambito del Piano concordatario il Sindaco ha specificato come “questa fosse l’ipotesi del ‘vecchio’ Piano Concordatario, che prevedeva il mutuo a carico del Comune, ritenuta insostenibile per i vincoli del patto di stabilità e corretta dalle modifiche apportate al Piano che oggi prevedono un finanziamento a carico della società per 20 milioni di euro.

Rispondendo sul tema delle svalutazioni immobiliari il Sindaco ha sottolineato come queste “siano certo il frutto ma di valutazioni fatte con il perito commissario giudiziale nell’ambito della procedura concordataria”.

Sul tema dei fornitori “è e rimane un obbligo etico e morale pagarli così come è un obbligo verificare che le somme corrisposte siano congruenti con i lavori svolti. Abbiamo posto come volontaria, perché non potevamo procedere ad un concordato a meno del 100%, l’opzione di essere pagati per il 70%. Non c’è nessun ricatto come qualcuno vorrebbe fare credere ma solo un’opportunità che abbiamo voluto offrire”.

In merito al mancato passaggio consiliare delle modifiche al Piano il Sindaco ha assicurato che “questo avverrà”, sottolineando come “questa sia l’unica strada per salvare la società e con essa il Comune. Continueremo con la certificazione di bilanci e chiederemo di avere un revisore in più che si occupi della società, per  rafforzare sempre più quella cornice di legittimità in cui vogliamo continuare a muoverci”.

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)
















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